Una moglie bellissima
[dichiarazioni raccolte da matteo cafiero]

Leonardo Pieraccioni si presenta con la sua compagnia stabile di amici e comici all'appuntamento di Natale con una commedia sul conflitto tra la vita semplice del paese e il mondo dello spettacolo. Cosa accade a un ortolano quando le curve generose della sua bella moglie che spuntano tra i banchi della frutta vengono immortalati da un fotografo senza scrupoli? Pieraccioni mette alla berlina i vizi e i virtù di un'Italia vessata dalle tasse ma ancora capace di sognare e di credere alla fortuna che piomba dal cielo. Se sulla classe operaia inglese piovono pietre sette giorni su sette, sul popolino italiano basterebbero cinquantamila euro per sistemare i debiti e costruire una famiglia.
La sua scommessa Pieraccioni l'ha già vinta più di dieci anni fa con una formula che gli ha garantito una carriera stellare e soldi a palate. Raccontare la naturale propensione alla risata di toscani alla buona che vivono i propri sentimenti, le proprie angustie e i propri desideri nella piazza del paese, senza vergogna e con una grande autoironia, talmente contagiosa da conquistare il cuore di milioni di italiani. E come nella migliore tradizione della commedia all'italiana il punto forte dei suoi film non sono tanto le trame o i canovacci quanto i caratteristi, personaggi presi dalla strada che con le loro facce e le loro espressioni semplici e immediate fanno scattare risate a crepapelle e diffondono in sala un senso di benessere rilassante e complice.
Sul palco della conferenza stampa, il regista con i suoi protagonisti feticcio (Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini caduto in disgrazia dopo la bestemmia lanciata in diretta tv durante l'Isola dei Famosi a cui si aggiunge la bellona di turno Laura Torrisi che si è fatta notare per un quattordicesimo posto a Miss Italia e per un'apparizione al Grande Fratello, e il fascinoso Gabriel Garko perfettamente calato nella parte del bel tenebroso su cui si scatenano le invidie di chi è meno fortunato di lui) continuano la spettacolo fatto di equivoci e di battute pronte anche dopo il set nella vita di tutti i giorni. Dichiarano grande armonia e una lunga amicizia, e lo dichiarano così platealmente da lasciare qualche dubbio in chi registra le loro risposte e deve giudicare la bontà delle loro intenzioni.
La Medusa distribuzione punta molto su Una moglie bellissima, e l'annuncio è di quelli da far tremare i concorrenziali cinepanettoni dalla coppia scoppiata De Sica/Boldi alle new entry marchigiane Winx fino alle fantascientifiche produzioni hollywoodiane, ben settecento copie riempiranno i cinema di Natale. Ed è con orgoglio che Giampaolo Letta fa da padrino alla compagnia di toscanacci scatenati con il gusto della dissacrazione all'amatriciana.
Di fronte all'applauso di circostanza che accoglie il roboante annuncio a fine visione della proiezione Pieraccioni si schermisce: L'applauso era per me o per Gabriel Garko? Grazie per essere venuti così numerosi. Con Veronesi, lo sceneggiatore, ci siamo divertiti a scrivere una storia che cominciava dove finivano le mie precedenti. Gli altri raccontavano la rincorsa del normotipo che va dietro a queste donne bellissime e irraggiungibili. Ripeto sempre che l'11 settembre dell'amore è stato quando Al Bano si è lasciato con Romina, è stata una vera catastrofe. La sfida è stata raccontare la favola dell'amore, a cui non crede più nessuno. I miei personaggi vivono la semplicità della provincia e sognano i cinquecentomila euro della proposta indecente. Abbiamo fatto un film sul perdono. L'idea è nata da un incontro con un mio amico prete quando gli comunicai la notizia che andai a vivere con la donna di cui ero innamorato. Il prete mi diede risposta che mi fece riflettere e che non dimenticherò mai "Dimostrerai il tuo amore non per come saprai amarla, ma per come saprai perdonarla". "Una moglie bellissima" è una favola, il mio Mariano è il Robin Hood dell'amore, ed è una delicata accusa al mondo dello spettacolo. Arriva il fotografo nella coppia felice e mina il rapporto da dentro. Come dicevo mentre lo scrivevamo, ho voluto raccontare il passaggio dalla roulotte allo yacht. Se te la porta via una moglie così, non la perdoni più, ma di fronte a Garko la perdoni. Ecco se posso dare un consiglio, non invitare mai a cena un fotografo con le fattezze di Garko.

Perché la scelta della provincia? Cosa la attira così tanto della provincia?
Come nel Ciclone se le ballerine di flamenco arrivavano a Treviso, non era lo stesso che nella provincia toscana. Nella provincia toscana hai tutto quello che vuoi, hai degli archetipi fortissimi, un microcosmo eccezionale, c'è lo scemo del villaggio, l'ortolano, la bella del paese e così via, e infatti se fa il calendario fa molta più eco. Ne parlano tutti. E poi cosa c'è di meglio del paese? Il complimento che vuoi fare ad un quartiere è paragonarlo al paese, "Come si vive bene qui, sembra proprio un paese!". Volevo raccontare il popolo al campeggio, e il fulcro del film è la chiacchierata avvinazzata dopo cena a tavola, dove ci si fanno domande del tipo "Cosa faresti se offrissero cinquecentomila euro a tua moglie per posare nuda in un calendario?

Tua moglie la perdoni, ma la fai diventare zoppa. E poi perché ti piace tanto fare il personaggio ingenuo?
Beh certo, non potevo mica ammazzarla... però una punizione doveva esserci! Perché faccio lo stesso personaggio? Ma perché ad esempio il dottorino cattivo non mi viene. Pensate al più grande attore della storia, ad Alberto Sordi. Ha fatto a volte il cattivo, ma era un perdente cattivo. E se non c'è riuscito lui, che era il più grande, come potrei cavarmela io? Ci sono caratteristiche fisiche che non puoi cancellare, è inutile sperimentare perché poi il pubblico non ti riconosce più. Nel '97 abbiamo provato a fare Il mio West ma non ero credibile, è stato come una doccia con l'acqua fredda, mi ha fatto capire i miei limiti. Come pure Il pesce innamorato è stato uno sbaglio. Come si fa a raccontare la storia di qualcuno che vuole scappare dal successo, quando in Italia tutti vogliono raggiungere il successo? All'inizio in fase di scrittura con Veronesi, seduti al tavolino pensavamo a un personaggio diverso. Ero io il fotografo e lei la donna bellissima di uno strangolatore che usciva dal carcere e veniva a cercarmi ma arrivati a pagina 30 ci siamo resi conto che non funzionava. La comicità funziona sempre sui ruoli chiave del clown bianco e dell'augusto e io non sarò mai l'augusto. Io sto alla commedia come Bruce Springsteen sta al rock. Che lo farebbe mai il valzer Bruce Springsteen?

Come mai la satira sociale nella scena alle Seychell?
Il mio personaggio non poteva integrarsi con l'ambiente dell'albergo e quindi gli ho trovato un suo simile, un bravo ragazzo di colore come lui. Ma devo dirvi che mentre giravamo le comparse davvero ridevano sull'Ici e sull'Iva. Quando poi ho spiegato loro che toccarsi le parti basse portava fortuna ci guardavano come dei trogloditi. E siccome ogni volta ci salutavano toccandosi, ho dovuto spiegargli che in quel caso voleva dire che la persona che si saluta porta sfortuna! Per me è un'assurdità l'Iva, è una cosa che mi fa morire dalle risate, per non parlare dell'Ici! Se una casa è tua perché devi pagarci pure una tassa? All'estero ti ridono dietro. Senza contare il valore del tuo denaro che tieni in banca su cui devi pagare una certa percentuale...
I film sono come dei figlioli, nel momento in cui li scrivi e li giri. Tutto il gruppo di Grease sono ragazzi che ho trovato ad Anghiari che mi facevano morire dal ridere. Ad esempio lo spilungone, quello alto due metri, l'ho incontrato alla stazione, voleva lavorare a Sky, e io gli ho chiesto "Ma tu vuoi fare un film?" e mi ha risposto tutto serio "Ma io sono un grande attore!" Come pure il figlio di Ceccherini non c'era nella sceneggiatura, abbiamo allungato la sua parte perché ispirava una tenerezza infinita. Ci divertiva il fatto che il padre voleva mandarlo da Amici di Maria De Filippi a fare il ballerino, nonostante non fosse così agile. Dalla nascita dei reality in Italia c'è un "fortunismo" che fa impressione. E' bellissimo raccontare che dall'avvento della tv anche un bambino obeso ha la possibilità di fare soldi senza saper fare niente.

Uscendo a Natale con questo film, non hai paura dei cinepanettoni? Si può dire che la concorrenza sia limitata a lei e a De Sica.
I cinepanettoni hanno il Natale nel titolo, semmai potrà capitare quando farò Natale a Poggibonsi! E poi per me non è così importante uscire a Natale, il prossimo ad esempio avrà una collocazione dopo le feste e in tv quando lo vedi mica lo sai quando esce al cinema, se a ottobre o ad aprile. Io temo solo le Winx maledette! Le odio così tanto che rinchiudo Ceccherini in una stanza e gli faccio fare alle Winx quello che vorrebbe fare a Paola e Chiara. Perché dovete sapere che per lui Paola e Chiara sono la sua fantasia preferita! Temevo che a Natale usciva John Rambo, è sempre stato il sogno della mia vita battere Rambo. Finché ti fanno fare i film che vuoi e che fanno stare bene la gente per quelle due ore, è la cosa migliore che ti possa capitare. Una volta ho incontrato una ragazza che mi ha detto una frase stupenda "Ti ringrazio dei momenti sereni che mi regali nella mia vita". Ma sono io che ringrazio lei. Dopo Il Ciclone mi telefonò Benigni che mi disse "Il Ciclone è un paniere di grazia e la mi' moglie ed io abbiamo riso come matti". Queste sono le cose che amo del mio lavoro. Lo dico sempre, faccio i film che vorrei vedere al cinema. Fatemi fare ciò che mi riesce meglio. Io sono un cabarettista e voglio che la gente rida dall'inizio alla fine.

Cosa volevi raccontare con il personaggio del prete depresso?
Il prete perde la fede e anche il mio personaggio dubita dell'amore. C'era una scena tagliata in cui facevo incontrare Mariano con il prete e il prete diceva quella frase sul perdono che vi ho detto prima. Volevo fargli ritrovare la fede a colpi di Grease, perché Grease è una piccola Bibbia. Ed è la canzoni Sandy che fa ritrovare la fede al prete depresso.

Come ha scelto la protagonista? Lo sapeva che aveva partecipato alla sesta edizione del Grande Fratello?
Macché non ne sapevo niente. In Italia se una persona ha fatto il Grande Fratello è peggio che se fosse stata per dieci anni ad Alcatraz. Mentre decidevo il personaggio, trovo questa foto di Laura Torrisi e la porto al costumista. Mi piaceva che la moglie dell'ortolano indossasse quel tipo di reggiseno nero. All'inizio volevo chiamarla solo per farmi dare quel reggiseno... ma poi quando l'ho vista ho capito che era lei Miranda, la stessa incertezza, soavità e smarrimento. L'ho difesa da chi la accusava che aveva fatto il Grande Fratello. Per quanto riguarda il resto del cast per me è più facile sceglierlo, perché girando un film ogni due anni ho più tempo per decidere e trovare i personaggi giusti. Ceccherini è perfetto perché ogni tanto ha questi momenti in cui gli si legge in faccia la disperazione più nera...

Ceccherini a questo punto interviene "Se è per questo pure io vengo da un reality!".

Gabriel Garko non ha mai recitato in una commedia ma si è subito trovato a suo agio con noi, rideva delle nostre battute, dei nostri scherzi, aveva lo stesso nostro umorismo e poi siamo rimasti in contatto anche dopo il film, cosa che non sempre capita. Non c'è differenza tra il film e la nostra vita. "Una moglie bellissima" alla fine parla di questo gruppo di amici che si stringe intorno a un amico quando si separa da sua moglie. La scelta della provincia poi è ancora più importante quando giriamo, ad Anghiari c'era un'atmosfera di festa, la gente era contenta che giravamo per le strade. A Roma non si può dire lo stesso. Una volta abbiamo fermato la circolazione delle macchine di una strada e quando hanno ripreso a camminare, mi passavano davanti e mi insultavano.

In Norvegia è uscito un articolo in cui la Torrisi è stata paragonata alle maggiorate del nostro cinema, Lollobrigida brigadiera, Mangano mondina e Loren pescivendola. E oggi la Torrisi fruttivendola.
Laura Torrisi: Sì mi fa piacere, magari avessi una carriera del genere. Sono solo all'inizio e ho tutto da imparare ancora. Ho avuto le difficoltà di chi recita per la prima volta e ringrazio Leonardo per avermi voluta con sé. Miranda mi somiglia molto, mentre leggevo il copione mi ci riconoscevo e mi commuoveva, sembrava che mi conoscesse da una vita. Ecco non siamo proprio la stessa donna, il calendario non l'avrei mai fatto.
Pieraccioni: Ci sono tante gag che abbiamo dovuto tagliare, ma che nel sito dedicato al film potete vedere. Le abbiamo tagliate perché sennò durava oltre due ore, ma per me una commedia non può essere più lunga di un'ora e trentacinque minuti.

Avete mai avuto proposte indecenti?
Pieraccioni: Mah l'unica proposta indecente che posso ricevere è da parte di chi vuole farmi girare cose che non stanno nelle mie corde, come fare le pubblicità. Si sposerebbe molto male la mia immagine con questi prodotti in televisione. La vera libertà artistica è fare i film che ti piace fare.
Garko: Sono entrato a far parte di questa famiglia. Una signora che però non ho conosciuto so che mi ha offerto 50 mila euro per andare a cena con lei.
Ceccherini: Ringrazio anzitutto Pieraccioni perché mi ha voluto ancora con sé dopo quello che è successo con la Ventura. La proposta indecente l'ho fatta io a Garko, gli ho chiesto di girare insieme il seguito di Brokeback Mountain... sarebbe bello noi che cavalchiamo...
Pieraccioni: Il nostro gruppo è come una di quelle compagnia stabili che fanno teatro da 30 anni se non litigano. Veronesi ed io parliamo come Ceccherini, certo ci sono dei personaggi che vanno e vengono ma il nucleo resta lo stesso. Ad esempio Haber è il terzo film che non facciamo insieme, e quando mi ha chiamato per lamentarsi gli ho risposto che per lui non c'era un personaggio mi è dispiaciuto tanto perché gli voglio bene come un amico.

 
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