Carla Vangelista... parlaci d'amore
Titolo originale
Parlami d'amore
Autore
Silvio Muccino, Carla Vangelista
Editore
Rizzoli
Anno
2006
Costo
Euro 16,00

Attore, scrittore e ora anche regista, Silvio Muccino ha realizzato un film — nelle sale il giorno di san Valentino — tratto da “Parlami d’amore”, il romanzo scritto insieme a Carla Vangelista e pubblicato da Rizzoli due anni fa. Con le sue 300 mila copie, il romanzo ha ottenuto uno straordinario successo raccontando una storia d’amore “senza età” tra un ventenne e una quarantenne. Una storia, dunque, inconsueta, ma molto vicina alla realtà di oggi, dove le quarantenni, con il loro fascino e la loro esperienza, sono attraenti anche per uomini molto più giovani.

Qui il protagonista maschile è Sasha, 23 anni, restauratore, cresciuto in una comunità di recupero e innamorato di una ragazza bellissima, Benedetta. La protagonista è invece Nicole, 43 anni, sposata e insegnante di lingue a Roma; nel suo passato c’è un grande amore e un immenso dolore. Sasha e Nicole si scontrano con le loro macchine in una notte di pioggia, e poi continuano a vedersi; lui le chiede consigli per conquistare Benedetta, lei gli spiega che non esiste una donna che non possa essere sedotta...
Il romanzo — l’ultima edizione è in libreria — è una storia sfacciata, travolgente, inaspettata. Come l’amore, e come il film che Muccino ne ha tratto.

La parola a Carla Vangelista.

Come è nata l’idea del libro?
Quando io e Silvio ci siamo conosciuti, abbiamo iniziato subito a parlare. Della vita, di noi, delle nostre paure, delle gabbie, delle esitazioni nel mettersi in gioco. Abbiamo notato che di fronte a certe cose le barriere di età e le diverse esperienze perdevano d'importanza e abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto raccontare due persone all'apparenza lontane e diversissime che scoprono il desiderio di un percorso comune nonostante tutto. Ci piaceva parlare dell'amore e del suo potere. Abbiamo scelto di farlo così.

Come avete lavorato con Muccino alla scrittura del libro che ha la caratteristica di racconto incrociato?
Abbiamo innanzitutto costruito insieme l'andamento della storia e il carattere dei protagonisti. Poi, separatamente, io e Silvio abbiamo scritto il percorso dei nostri personaggi, confrontandoci ogni tre o quattro giorni per sincerarci che stessimo seguendo uno sviluppo omogeneo.
Solo alla fine abbiamo mischiato tutto insieme.

Come avete affrontato con Muccino la trasposizione alla sceneggiatura?
Con grande pazienza, scrivendo e buttando ogni volta che ci sembrava di "tradire" lo spirito del libro. Inevitabilmente qualcosa è stato sacrificato, ma per noi l'importante era, appunto, rispettare in
pieno l' atmosfera emotiva del libro e dei suoi personaggi.

La scelta delle due protagoniste corrisponde all’idea che avevi di Nicole e Benedetta?
Assolutamente sì. Sia Aitana che Carolina secondo me sono perfette per i due ruoli. Aitana perchè - esattamene come ho empre immaginato Nicole - ha una bellezza sottile e discreta, che viene scoperta a poco a poco. Carolina perchè, come Benedetta, è esplosiva e intensa.

Avendo visto il film ritrovi il mondo di “Parlami d’amore”?
E' stato molto emozionante vedere trasposta in immagini qualcosa che fino a quel momento era appartenuta solo alla mia scrittura. Il mondo di Parlami d'Amore, l'atmosfera, la voce dei personaggi immersi nella loro fatica di vivere fino alla scelta finale, è stato riportato in pieno sulla pellicola. Ogni volta che lo vedo per me ha qualcosa di magico e sono davvero felice del risultato finale.

 

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