Si comincia dalla fine e dal fazzoletto incriminato. Si apre il sipario e si dà per scontata la vicenda, presupponendo che sia patrimonio acquisito della memoria di ognuno. Questa storia di “Otello” riparte da qui e da un narratore (il bravo Giovanni Calcagno) che racconta di aver assistito alla tragedia. Luigi Lo Cascio affida a lui la verità nella riscrittura completa che fa del testo, ma va anche oltre: riduce all’osso i personaggi (ci sono “solo” Otello, Iago e Desdemona), si focalizza sulla passione umana, nelle sue manifestazioni più elevate e più basse e usa il siciliano.

È questa la scelta più coraggiosa: riscrivere William Shakespeare utilizzando il dialetto siciliano arcaico in endecasillabi è senza dubbio rischioso, un azzardo si potrebbe pensare; ma se l’azzardo riesce ed è il caso dell’ “Otello” in scena al Teatro Quirino di Roma, allora il gioco è fatto. Non è semplice farsi trasportare dalla storia se non si ha un po’ di dimestichezza con questa parlata, ma se si supera la barriera linguistica, si scopre un altro Otello. L’interpretazione che ne dà Vincenzo Pirrotta è verace, fisica, un vero e proprio fiume in piena. Emozionante la scena in cui parla del suo amore per Desdemona (Valentina Cenni, unica a parlare in italiano e tra tutti l’interprete meno convincente); altrettanto straziante quando le toglie la vita.

Luigi Lo Cascio lascia per sé il personaggio di Iago, rendendolo meno protagonista, più defilato ma concedendosi un “autoritratto” incorniciandosi per raccontare il suo punto di vista. La scena è volutamente scarna. Le parole sono protagoniste: si rincorrono senza sosta e colmano lo spazio scenico tutto. Unica pecca le luci: c’è troppo buio in questo spettacolo che l’uso a intermittenza del velatino non aiuta ad apprezzare.

TitoloOtello
Autoreliberamente ispirato all'Otello di William Shakespeare
AdattamentoLuigi Lo Cascio
RegiaLuigi Lo Cascio
MusicheAndrea Rocca
SceneNicola Console e Alice Mangano
CostumiNicola Console e Alice Mangano
LuciPasquale Mari
InterpretiVincenzo Pirrotta, Luigi Lo Cascio, Valentina Cenni, Giovanni Calcagno
Durata120'
ProduzioneTeatro stabile di Catania
GenereTragedia
Applausi del pubblicoScroscianti
In scenaFino al 29 marzo 2015 al Teatro Quirino di Roma