La più forte - Omaggio a Ingmar Bergman
Autore: August Strindberg
Regia: Emanuela Ponzano
Scene: Cristina Gaetano
Costumi: Sabrina Chiocchio
Musica: Davide Mastrogiovanni
Produzione: Watt srl e Compagnia Kaos
Interpreti: Giulia Mombelli , Emanuela Ponzano e Manuela Ungaro
Anno di produzione: 2007 Genere: drammatico
In scena: al Teatro Piccolo Ambra Jovinelli, dal 26 Febbraio al 2 Marzo

Dal cinema al teatro percorrendo i sentieri di Strindberg

A pochi mesi dalla scomparsa del regista Ingmar Bergman, la compagnia KAOS ha pensato ad un progetto per omaggiare la sua arte. Un progetto dove il linguaggio teatrale, cinematografico e fotografico si intreccino perfettamente per portare in scena i tormenti emotivi e le inquietudini dei personaggi di Strindberg, autore prediletto da Bergman.
Personaggi che ritroviamo ancora oggi attuali e che Bergman ha rappresentato nelle sue opere con un tale stato di febbrile esasperazione da rivelare, sia sulla scena sia nei film, una vena sottilmente visionaria dove rimane sempre confusa quella "sottile linea rossa" che divide il sogno dalla realtà, gli incubi infantili dalla quotidianità dell'età matura. Dove i rapporti interpersonali sembrano perdersi, confondersi nell'impossibilità di instaurare un punto di contatto e di possibile scambio, prendendo l'unica via accettabile quella del "silenzio".
Un progetto che, riprendendo in mano il dramma di Strindberg La più forte riletto "cinematograficamente" da Bergman nel film Persona, vuole riportare a teatro le "tematiche" e i "linguaggi" prediletti dal grande regista svedese. Le "tematiche" dell'introspezione dell'animo, del difficile rapporto tra i sessi con le loro passioni contorte e laceranti, della società che intrappola l'uomo in schemi a lui estranei. I "linguaggi" del teatro e del cinema che ben pochi artisti del Novecento hanno saputo e voluto intrecciare così strettamente e armoniosamente come ha fatto Bergman nelle sue opere. E quella sua particolare attenzione verso il cosmo femminile da riuscire a coglierne gli aspetti più nascosti mettendo in luce perfettamente le minime sfumature dei sensi, i sussulti dei sentimenti, le incombenze del trascorre degli anni, le diverse sfaccettature del desiderio.

Emanuela Ponzano, regista, attrice e ideatrice della compagnia KAOS, ha preso tutto questo materiale artistico, intellettuale, umano e tecnico ripercorrendo il testo di Strindberg e la pellicola di Bergman. Ha cercato di analizzare le due donne uniche protagoniste delLa più forte e di Persona, immaginando una rappresentazione "intima" dove lo spazio teatrale sia il punto di congiungimento dei diversi linguaggi della fotografia, del cinema, del video, della musica. Una rappresentazione che prende per mano il pubblico, accogliendolo all'interno tra le immagini fotografiche dei "volti delle due protagoniste" con le loro impudiche, crude, sensuali espressioni, realizzate dalla fotografa Michela Alessia Marcato. Il pubblico inizia così il percorso all'interno delle pieghe più sottili dell'essere umano, della donna nelle sue disinvolte, pudiche, intime, manifestazioni in un crogiuolo di sfaccettature sottolineate dall'alternarsi dei fotogrammi di Bergman, delle due attrici in scena - Emanuela Ponzano e Giulia Mombelli - e del cortometraggio pensato e diretto dalla stessa Ponzano con la collaborazione di Massimo Terranova. "In questo modo tutto lo spettacolo permette di entrare nella sfera del non detto, del proibito, dell'inconscio, della paura ma anche della speranza. A cosa serve il Teatro se non a farci riflettere e a rimandarci di continuo: chi siamo, cosa cerchiamo o nascondiamo?" (E. Ponzano).

   
| intervista a emanuela ponzano |