Autore
Pippo Delbono
Regia
Pippo Delbono
Immagini
Pippo Delbono
Direzione tecnica
Fabio Sajiz
Luci
Robert John Resteghini
Suono
Corrado Ma
Musica
Enzo Avitabile 
Torna in scena Pippo Delbono con un nuovo spettacolo dal titolo apparentemente conciliante “Orchidee”. In realtà - come racconta il regista - l’omaggio floreale nasce perché una volta ha sentito una signora che a un’amica diceva: «In casa tengo sempre due orchidee, una vera e una finta: sono talmente simili che non le riconosci. Ma chi viene e le tocca, vorrei toccasse la vera».

Lo spettacolo sceglie di affrontare e di snodarsi attraverso il vero e il falso, ma anche vuoto e pieno, o più in generale assenze e presenze. Il vuoto di cultura che devasta i nostri tempi ma anche il vuoto creato dall’assenza della madre, recentemente scomparsa, a cui è dedicato lo spettacolo. Delbono i vuoti li riempie alla sua maniera mettendo sul palco il solito affiatato gruppo di attori veri, generosi e devastanti nel loro volteggiare, perfetti nel sovrapporsi alle immagini proiettate sullo sfondo e alle parole che escono suadenti dal microfono del regista. Forse non c’è più l’effetto “sorpresa” perché insieme a Pippo Delbono è maturato anche il suo pubblico: alle invettive contro “gli abbonati” si ride non ci si indigna, i nudi sul palco non scandalizzano ma coinvolgono.

È così che la sfilata di voci, immagini e corpi richiedono e ottengono partecipazione anche quando in ordine sparso ci si accosta al “Nerone” di Pietro Mascagni, al funky partenopeo di Enzo Avitabile, alle parole di Anton Cechov, William Shakespeare o Jack Kerouac e Pier Paolo Pasolini, alla musica dei Deep Purple, ai testi di Anis Nin, e alle coreografie di Pina Bausch. La Storia e le storie s’intrecciano creando un mondo che come dice l’autore: «Mi fa schifo, ma è l’unico che ho». Il suo teatro è ancora strumento di resistenza, “terrorismo culturale”, più vero del vero; Delbono non consola e non diverte ma sbatte in faccia le nostre e le altrui miserie. Si può voltare la faccia dall’altra parte o danzare goffamente ai confini del mondo. Ma quando si torna a casa l’orchidea che si tocca sarà quella vera. [davide lippolis]

Interpreti
Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio,
Nelson Lariccia, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella
Produzione
Compagnia Pippo Delbono, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Arena del Sole-Teatro Stabile di Bologna, Théâtre du Rond Point-Parigi, Maison de la Culture d’Amiens-Centre de Création et de Production.
In scena
fino al 19 gennaio 2014 al Teatro Argentina | Roma
Anno
2013
Genere