Io, Ludwig Van Beethoven


Anno
2012

Genere
monologo

In scena
fino al 12 Maggio
Teatro Belli | Roma

Autore
Corrado d'Elia
Regia
Corrado d'Elia
Scene
Giovanna Angeli,
Luca Ligato
Costumi
Stefania Di Martino
Luci
Alessandro Tinelli
Scelte musicali
Andrea Finizio,
Monica Serafini
Interpreti
Corrado d'Elia

 

Un semplice sgabello posto al centro di una scena spoglia, pareti bianche e suggestivi giochi di luce che accompagnano il ritmo della musica. Ecco lo sfondo del nuovo progetto di Corrado d'Elia “Io, Ludwig Van Beethoven”, un racconto emozionante e passionale sul genio tormentato di Ludwig van Beethoven.
Si inizia dal difficile e controverso rapporto con il severo padre durante l’infanzia, al clamoroso successo per quella musica all’epoca incomprensibile e allo stesso tempo così affascinante, passando per la dolorosa ammissione al mondo intero della sordità che lo affliggeva da anni, fino alle «poche note» che lo tormentavano e che dopo dieci anni dall’ultima sinfonia prendono finalmente vita, in quella che si può definire la sua creazione massima, la Nona Sinfonia “L’Inno alla Gioia”.

Quello di Corrado d’Elia è un racconto vivo e trascinante, in cui parole e musica si fondono in un insieme complesso di gestualità e mimica che interpretano e spiegano quelle melodie, dietro cui si nasconde il personaggio di Beethoven, accusato spesso di misantropia e rimasto per molti aspetti un mistero, ma che ha trovato nella musica la sua espressione più intima e profonda. D’Elia aiuta a capire questa complessa figura, raccontandone la storia; utilizza un linguaggio semplice ma enfatico, che colpisce nel profondo. L’autore e regista diventa così portavoce delle parole di Ludwig, creando un’immagine tormentata, ma realistica e completa a cui tutti possono avvicinarsi. [maria mineo]