Le scelte del Grido
[a cura di simone pacini]
| ottobre | novembre | dicembre | gennaio | FEBBRAIO | marzo | aprile | maggio |

L’evento milanese di febbraio è sicuramente il Molière prodotto dall’Odéon di Parigi che arriva al Piccolo con l’interpretazione del grande attore francese Daniel Auteuil. Inoltre, spazio alle parole di due grandissimi del Novecento come Bertolt Brecht e Arthur Miller, rispettivamente al Carcano e all’Out Off. Per il teatro di ricerca, oltre ad un assaggio delle enormi doti visive dei romani Santasangre in scena al PIM, abbiamo scelto il teatro “meridionale” di due artisti affermati come Emma Dante e Giancarlo Cauteruccio.

3 – 15 febbraio Teatro dell’Arte
IL FESTINO
testo e regia Emma Dante
con Gaetano Bruno
luci Antonio Zappalà
produzione Sud Costa Occidentale

Emma Dante non ha certo bisogno di presentazioni. Di questa sua ultima fatica dice: “Paride sono io. Io e mio fratello siamo identici come due gocce d’acqua con l’unica differenza che io cammino e lui no. Io sono il corpo e mio fratello è la mente, io mangio e Iacopo si sazia, io dormo e mio fratello sogna. Quanti scherzi abbiamo fatto e tutti ci cascavano: ci scambiavamo i nomi e nessuno poteva distinguerci, tranne la mamma che puniva solo me. Ogni volta che io mi sedevo sulla sedia a rotelle di mio fratello per fare uno scherzetto, la mamma mi chiudeva al buio nello sgabuzzino. Te la posso dire una cosa? Ho passato la vita dentro lo sgabuzzino, in castigo, da solo. All’inizio avevo paura, mi mancava l’aria e le scope mi guardavano storto! Oggi, Paride compie trentanove anni e dietro la porta non c’è più nessuno. Persa è la chiave e nello spazio ristretto dentro il quale vive, si allarga ogni giorno la sua libertà. Con un senso di felice evasione, Paride s’inverte col suo doppio, ci gioca, lo sfotte e non capisce più se dei due è l’altro o se stesso. Dentro lo sgabuzzino scarta il regalo del suo compleanno, ricevuto dal padre: otto scope e una lettera di auguri. Lo stanzino si affolla: Guendalina, Giangaspare, Vincenzo, Antonella, Carola e Sammy sono invitati al festino dei due gemelli. Iacopo balla con le scope mentre Paride gli sussurra all’orecchio la formuletta magica: le scope rimangono dritte, in equilibrio”.
http://www.teatrocrt.it/


4 – 15 febbraio Teatro Carcano
Isa Danieli
MADRE CORAGGIO
di Bertolt Brecht
rielaborazione del testo di Antonio Tarantino
traduzione di Roberto Menin
regia di Cristina Pezzoli
produzione Gli Ipocriti

Madre Courage e i suoi figli porta in scena le vicende verificatesi tra il 1624 e il 1636 nel corso della Guerra dei Trent'Anni. La protagonista del dramma è Anna Fierling, vivandiera/commerciante detta Madre Coraggio per aver sfidato le cannonate durante l'assedio, per portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite. Bravissima nel suo lavoro nei suoi spostamenti con l'inseparabile carro, è accompagnata dai tre figli. Per Madre Coraggio, tutta presa dalla smania di fare affari, nemmeno i figli contano: pur desiderando tenerli fuori dalla guerra, non può fare a meno di sacrificarli o comprometterli. Nonostante finisca per perderli tutti e tre, Anna non si rende conto che la guerra è un affare solo per i potenti e si illude di poterne avere un tornaconto personale al seguito degli eserciti in lotta.
Isa Danieli trasforma in solare e sanguigna la nordica vivandiera creata da Brecht, disegnando un personaggio di coraggiosa modernità, selvaggio e potente, che accoglie in sé, nel suo ventre profondo, tutti i sentimenti, dall'orrore alla pietà, in un perentorio atto d'accusa contro la desolazione e lo sradicamento chiamati guerra.
http://www.teatrocarcano.com/


5 – 15 febbraio Teatro della Contraddizione
David Stanley
LE MIROIR
di David Stanley
da "Petits poèmes en prose" di Charles Baudelaire
con David Stanley

Spettacolo in lingua originale francese. Un uomo arriva con un carretto. Chi è? Difficile da indovinare. Un viaggiatore, non proprio un gentiluomo, né proprio un clochard; diciamo gentiluomo-clochard. Comunque, qualcuno che si muove ai margini della società, con la giusta distanza per mettere una lente d’ingrandimento davanti ad un occhio e uno specchio davanti all’altro. Questa sera reciterà, come molte volte nel passato, per un pubblico che si trova sulla sua strada. Scende dal suo destriero e, mentre si prepara per lo spettacolo, parla. Quello che racconta è il suo vissuto o il frutto della sua fantasia? Difficile da dire, ma ci crede, e questo è l’importante. Scalda la sua zuppa, la beve, mangia il suo pane, si trucca, appoggia il suo cappello per terra e inizia il racconto. Una dozzina di piccole poesie in prosa, senza additivi né coloranti artificiali, non geneticamente modificate.
http://www.teatrodellacontraddizione.it/


6 – 9 febbraio PIM Spazio scenico
Santasangre
84.06

Scheda spettacolo: http://www.santasangre.net/santasangre/8406.html

http://www.pimspazioscenico.it/


10 – 15 febbraio Teatro Strehler
DON CHISCIOTTE
di Miguel de Cervantes
progetto e regia Franco Branciaroli
scena e costumi Margherita Palli
con Franco Branciaroli
produzione Teatro de Gli Incamminati

Dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, con intenzione non dissimile Franco Branciaroli si prepara al nuovo spettacolo tratto dal testo di Miguel de Cervantes. Il protagonista, sul palcoscenico, sarà impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voi di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale dei due mattatori, divertente e commovente insieme, ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del siglo de oro spagnolo. Dichiara l’attore: “Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”.
http://www.piccoloteatro.org/


10 – 15 febbraio Teatro i
PICCHÌ MI GUARDI SI TU SI MASCULU?
scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
canzoni e musiche dal vivo Peppe Voltarelli
produzione Compagnia Teatrale Krypton

“Picchì mi guardi si tu sì masculu? Oppure, mi guardi si tu sì fimmina? Ho sperimentato a lungo nelle arti sceniche, a volte trascurando il corpo, la sua potenza, la sua dirompenza, la sua centralità nella scena. Ma ad un certo punto il vuoto ti attanaglia, il buio ti circonda, la luce ti abbaglia e così ricorri al tuo corpo per tentare di farti coraggio, di farti compagnia, vista la solitudine nella quale sei riverso. Forse ho capito, anzi, ho capito che i colori sono tanti, diversi e necessari, che le razze sono tante, diverse e necessarie, che i sessi sono tanti diversi e necessari, che le religioni sono tante diverse e necessarie. Ho imparato a osservare la verità della natura, ho imparato a vivere naturalmente, liberamente. Ho imparato a capire che la parola diversità è diffusa, ma inutile e inconsistente. Nel mio teatro negli ultimi anni parlo di fame, di cibo, di ricordi, di follia, di sesso, di poesia e spesso parlo attraverso questo corpo “estremo”, malato. Lo espongo, lo dispongo, lo suono, lo canto, lo ballo, lo urlo, lo piango, lo rido, lo tocco, lo sporco, lo lavo, lo sento, lo vivo”. (Giancarlo Cauteruccio)
http://www.teatroi.org/


18 – 21 febbraio Teatro Strehler
L’ECOLE DES FEMMES
di Molière
regia Jean-Pierre Vincent
con Daniel Auteuil, Jean-Jacques Blanc, Bernard Bloch, Michèle Goddet, Pierre Gondard, David Gouhier, Charlie Nelson, Lyn Thibault
produzione Studio Libre – Odéon Théâtre de l’Europe

Un grande divo del cinema francese è protagonista di un classico di Molière: Daniel Auteuil è Arnolphe in L'École des femmes. La commedia è il primo vero e importante attacco di Molière contro alcuni meccanismi del potere, sempre attuali e più attivi che mai. La storia ha per protagonista Arnolfo, vecchio tiranno e tutore della giovane Agnese. Credendo di poter manipolare a proprio piacimento la natura femminile, Arnolfo riserva alla sua pupilla una educazione rigida e chiusa. Tagliata fuori dal mondo, Agnese sarebbe così solo una marionetta per il ventriloquo. Ma il vecchio tiranno imparerà, a sue spese, che il genere umano non è un impasto da modellare e che il mondo esterno, cacciato dalla porta, rientrerà inevitabilmente dalla finestra. Spettacolo in lingua originale con sovratitoli in italiano.
http://www.piccoloteatro.org/


19 febbraio - 15 marzo Teatro Out Off
UNA SPECIE DI STORIA D’AMORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
regia di Lorenzo Loris
con Elena Callegari e Mario Sala
produzione Teatro Out Off

Una specie di storia d’amore è composto da due atti unici del grande scrittore statunitense. Nel primo, dal titolo “Una specie di storia d’amore”, un investigatore privato in una città di provincia si trova a occuparsi di un caso in cui è implicata una donna che a volte sembra voler disinteressatamente scagionare un uomo condannato a torto, e a volte sembra essere lei la responsabile di quella condanna. Nel secondo dal titolo “Non mi ricordo più niente”, due anziani, amici di vecchia data vivono da soli in case vicine e si ritrovano spesso a farsi compagnia durante la cena. Vittime della sclerosi, vivono in una vaghezza che rende la loro amicizia comicamente precaria e non gli impedisce di avere delle certezze o di ricevere delle illuminazioni.
http://www.teatrooutoff.it/