Ultimatum alla terra
The Day the Earth Stood Still
Regia
Scott Derrickson
Sceneggiatura
David Scarpa
Fotografia
David Tattersall
Montaggio
David Tattersall
Scenografia
David Brisbin
Costumi
Tish Monaghan
Musica
Tyler Bates
Interpreti
Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Kathy Bates, Jaden Smith, John Cleese
Produzione
Earth Canada Productions, 20th Century Fox Film Corporation
Anno
2008
Nazione
USA
Genere
fantascienza
Durata
114'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
12-12-2008
Giudizio
Media

Il genere umano è da sempre affascinato dalla possibilità di una vita oltre la Terra. La letteratura e i film di fantascienza non sono stati soltanto una fonte di intrattenimento, ma anche un modo per incanalare le nostre domande, speranze e paure collegate alla vita extraterrestre. Queste fantasie hanno catturato la nostra immaginazione collettiva e hanno ispirato lo sviluppo di una nuova tecnologia per esplorare gli orizzonti più lontani del nostro universo e la possibilità concreta di dimostrare che non siamo soli.
Uno dei film più originali e innovativi di questo genere è il classico di fantascienza del 1951 Ultimatum alla terra. Diretta dal regista Robert Wise, il film racconta la storia di un alieno benevolo e dall’aspetto umano, Klaatu, che atterra con la sua navicella a Washington, con l’obiettivo di incontrare i leader della Terra e avvertirli che la violenza che l’uomo sta commettendo verso i suoi simili minaccia la sopravvivenza di altre civiltà dell’universo. Con l’aiuto di Gort, la sua gigantesca guardia del corpo robotica, Klaatu sfugge alle autorità che tentano di catturarlo e si immerge nella cultura umana per comprendere meglio questa specie, che sembra impegnata soltanto nel conflitto e nella distruzione. Così, fa amicizia con una vedova e suo figlio, imparando molto sull’umanità, per poi alla fine sfidare il genere umano a mostrare il suo volto migliore.
Da sempre i film di fantascienza degli anni Cinquanta erano metafora della paura americana, ma meglio sarebbe dire occidentale, nei confronti dell'Unione Sovietica e dei paesi suoi satelliti, gli "altri" per eccellenza. Con Ultimatum alla terra, iniziò a farsi strada una visione più globalizzante del panorama in atto, andando oltre l'appartenenza ideologica a correnti politiche o nazionaliste, per concentrare la sua attenzione sull'uomo, animale predatore e distruttore. Con questo remake firmato con mano ferma e votata
all’entertainment da Scott Derrickson (L’esorcismo di Emily Rose), l'elemento ecologico si fa più marcato, come un certo sottotesto di ispirazione messainica, dalle astronavi come arche, dalle piaghe di biblica memoria che si abbattono sulla terra, fino alla trasfigurazione dell'alieno Klaatu in Messia pronto a sacrificarsi per il bene della specie umana.
Il film scorre veloce nelle sue due ore di durata, grazie ad una elegante messa in scena, ritmo sostenuto nell’azione, effetti speciali tenuti giustamente sotto stretto controllo, la presenza scenica di Jennifer Connelly nonostante alcuni passaggi risultino un po' troppo repentini e forzati ed almeno un paio di personaggi buttati un po' via , vedi lo scienziato interpretato da John Cleese. [fabio melandri]