Paulette
id.

Anno 2012

Nazione Francia

Genere commedia

Durata 87'

Uscita 06/06/2013

distribuzione
Moviemax

Regia
Jerome Enrico
Sceneggiatura
Bianca Olsen, Cyril Rambour, Jérôme Enrico, Laurie Aubanel
Fotografia
Bruno Privat
Montaggio
Antoine Vareille
Scenografia
Christophe Thillier
Costumi
Agnes Falque
Musica
Michel Ochowiak
Produzione
Alain Goldman
Interpreti
Bernadette Lafont,
Dominique Lavanant,
Carmen Maura,
Françoise Bertin,
André Penvern,
Axelle Laffont,
Mathias Melloul

 

Per tutti i fan di Grace che con la sua erba speciale ha fatto sballare il pubblico di ironia e risate, è arrivata Paulette, la nonna che troverete sotto la metro e negli angoli della città a vendere hashish. Non solo per questo è la nonna che tutti non ci immagineremo mai, ma Paulette è anche irriverente, scorbutica e razzista. Offende chiunque anche quando crede che quello che sta per dire sia un complimento, detesta suo nipote nato da una coppia mista ed è costretta a confessarsi ad un prete di colore; si perché Paulette nonostante tutto ha dei forti sensi di colpa. Tra le sue braccia e comunque sempre a portata di mano, la foto del marito morto con il quale dialoga in lunghi monologhi a voce alta, come se lui le fosse accanto. E' facile capire da questi piccoli gesti che la natura di Paulette non è cattiva ma solo incattivita.

Costretta a raccogliere arance, avanzi dell'ultimo mercato di quartiere, a causa della sua tristissima situazione economica, la nonna spinello nel suo palazzone di periferia, assiste ai movimenti loschi della piccola delinquenza che pullula da quelle parti. Così l'idea. Con il fazzoletto in testa e la borsa a braccio Paulette sbanca e il suo giro d'affari diventa più grande di lei e pieno di pericoli. Ma Paulette, non è la solita nonna che prepara torte, o meglio sa fare anche quelle a suo modo, ma se è impaurita dal giudizio di Dio, sicuramente non è intimidita dal feroce trafficante di droga. La sua nuova vita è appena cominciata.

Bernardette Lafont, Paulette è spalleggiata da tre attrici, perfette nel loro ruolo spalla di amiche tolleranti. A sottolineare le bizzarrie della stravagante nonna c'è anche il genero di Paulette un simpatico ingenuotto di colore che riempie di rabbia le giornate dell'attempata signora.

Il tema sociale sarà lo spunto per far decollare un film dai risvolti esilaranti che ha origine da una storia realmente accaduta e che il regista è in grado di mostrare in uno spirito di profonda positività. Paulette conferma l'identità del cinema francese degli ultimi tempi, sempre più originale e molto vivace che batte i sentieri degli affetti familiari, quelli dell'immigrazione, che scruta nel mondo dei giovani e in quello della disoccupazione continuando ad avvicinare i suoi protagonisti in una rete di affetti che supera ogni congettura. Anche la sua estetica è l'espressione di un cinema nel pieno delle forze.
[silvia langiano]