Il mio paese
id.
Regia
Daniele Vicari
Sceneggiatura
Antonio Medici,
Daniele Vicari
Fotografia
Gherardo Gossi
Montaggio
Benni Atria,
Letizia Caudullo
Suono
Gianluca Costamagna
Musica
Massimo Zamboni
Produzione
Vivo Film con il sostegno dell’Associazione Centenario CGIL in collaborazione con RAI Cinema
Anno
2006
Durata
113'
Nazione
Italia
Genere
documentario
Distribuzione
Vivo Film
Uscita
20-04-07

Tra il 1959 e il 1960 Joris Ivens, documentarista di rilevanza internazionale, realizzò su commissione di Enrico Mattei, Presidente dell’Eni, un film intitolato L’Italia non è un paese povero. Un viaggio dal nord industriale al sud contadino attraverso un’Italia che si stava risollevando dalle macerie del secondo conflitto mondiale. Oggi quelle immagini in bianco e nero rappresentano la mappa di un nuovo viaggio che il regista Daniele Vicari (Velocità Massima, L’orizzonte degli eventi) ha intrapreso a ritroso per scoprire l’evoluzione di quel paese, verificando il grado di maturazione di quei semi piantati quarant’anni prima. “L’Italia è sempre stato un paese difficile da decifrare. E’ il paese dei grandi conflitti politici, sociali e culturali, delle grandi guerre, del miracolo economico, delle catastrofi ambientali e di molte altre cose scritte sui libri, visti in televisione e raccontate nei film. L’opera di Ivens conteneva un elemento fondamentale: il lavoro individuale e sociale. Il lavoro è uno di quei temi davvero universali, insieme all’amore, all’amicizia ed a pochissime altre cose. Gli esseri umani con il lavoro mutano il mondo che li circonda e mutano la propria natura, incidono nella storia, determinano il loro stile di vita” racconta il regista. E proprio al centro della lente della sua macchina da presa troviamo le diverse arti e lavori che si susseguono rappresentando un mosaico chiaroscurale della situazione lavorativa ma anche economica e di conseguenza sociale di questa Italia targata 2006. dall’industria edile di Gela, arriviamo alla fabbrica automobilistica della Fiat di Melfi; dallo sfruttamento industriale del metano della Basilicata con la sua produzione di olio esportata in tutto il mondo, arriviamo al reparto ricerca fonti ed energia alternative dell’ENEA alle porte di Roma per entrare nel cuore dell’industria tessile pratese sino a giungere al polo chimico di Porto Marghera. Un viaggio in Italia che si conclude in Germania a bordo di un pullman pieno di immigrati che dalla Sicilia sono saliti nel profondo nord europeo in cerca di quella dignità che il Paese attuale non è ancora in grado di dar loro. Evento Speciale della Sezione Orizzonti alla 63 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. [fabio melandri]