Regia
Renny Harlin
Sceneggiatura
Renny Harlin, Giulio Steve,
Sean Hood, Daniel Giat
Fotografia
Sam McCurdy
Montaggio
Vincent Tabaillon
Scenografia
Luca Tranchino
Costumi
Sonu Mishra
Musica
Tuomas Kantelinen
Hercules, dono di Era figlio di Zeus, è il dono che quest'ultimo concede alla Regina Alcmena per liberare il suo popolo dal feroce e sanguinario marito Anfitrione – lo sborone – che nulla fa per nascondere la sua predilezione per il pallido primogenito Ificle.
Ma è l'attrazione reciproca tra Hercules e la principessa troiana Ebe, a scatenare gli eventi che porteranno Hercules ad affrontare insieme all'amico Sotero mille pericoli lontani dall'amata principessa/terra/madre prima di fare ritorno per liberare il suo popolo dal tirannico patrigno e diventare il più grande degli eroi greci.

Renny Harlin, autore di divertenti ed innocui action movie (58 minuti per morire -Die Hard, Cliffhunger, Corsari con l'ex moglie Geena Davis prima di cadere un po' nel dimenticatoio del cinema mainstream) ci trasporta nell'antica Grecia, in un limbo tra storia e mitologia, in cui uomini e Dei incrociavano le loro vite e destini: “ A quei tempi, per aiutare gli uomini a capire ed affrotare il mondo e la vita, c'era una divinità per tutto; che si trattasse di una tempesta o di un tuono, di amore o di morte, c'era un Dio per ogni cosa – racconta il regista. Un conflitto tra fato e libero arbitrio (quello scelto da Hercules contro il suo destino che prevede ben altri progetti), tra la responsabilità verso gli uomini e i propri desideri personali, che viene reso sullo schermo in maniera assai semplicistica.

All'eccessiva semplificazione di trama e personaggi, sacrificati sull'altare dello spettacolo (?) e di un pubblico che i produttori si augurano il più vasto possibile, non viene compensata da una realizzazione all'altezza della situazione. Hercules sembra girato con gli scarti di 300, pare una pallida copia della serie televisiva Spartacus (almeno qui pieno di scene di sesso e sangue che stimola la pruriginosa curiosità del pubblico che va a sopperire la debolezza interpretativa degli interpreti), con dialoghi risibili dalla profondità di una soap-opera.

Una serie di parossistici combattimenti in slow motion, digrigni e grugniti digrigni di denti e mascelle elargiti con eccessiva generosità, effetti speciali assai poco speciali, completano il panorama di una pellicola debole e facilmente dimenticabile. [fabio melandri]

 

Interpreti
Kellan Lutz, Gaia Weiss, Scott Adkins, Roxanne McKee, Liam McIntyre
Produzione
Millennium Films
Distribuzione
M2 Pictures
Uscita
30/01/2014
Nazione | Anno
USA | 2013
Genere | Durata
avventura | 90'