La frode
Arbitrage

Anno 2012

Nazione USA, Polonia

Genere thriller

Durata 100'

Uscita 14/03/2013

distribuzione
M2 Pictures

Regia
Nicholas Jarecki
Sceneggiatura
Nicholas Jarecki
Fotografia
Yorick Le Saux
Montaggio
Douglas Crise
Scenografia
Bet Mickley
Costumi
Joseph G. Aulisi
Musica
Cliff Martinez
Produzione
Green Room Films, Threehouse Pictures
Interpreti
Richard Gere, Tim Roth, Brit Marling, Susan Sarandon, Monica Raymund, William Friedkin, Evelina Oboza,
Laetitia Casta

 

Era il 2004 quando Susan Saradon interpretava per la prima volta la parte della moglie di Richard Gere in Shall We Dance; era il 2003 quando Gere con Chicago si aggiudica il Golden Globe come migliore attore; era il 1995 quando Susan Sarandon vince il Premio Oscar per Dead Man Walking. Amici nella vita ed entrambi con un risvolto umanitario tra le loro attività, con una fama da sex simbol lui, scoppiata nel 1980 con American Gigolò e quella di femmina forte e ribelle lei, ottenuta con il film Thelma e Luise. Oggi Gere e Sarandon a 64 e 67 anni recitano il loro lato maturo.

Dunque non ci sorprenderemo di vedere ancora un Gere affascinante nei panni Robert Miller, un magnate di New York che si barcamena tra sua moglie Ellen, cassaforte dei sentimenti e del potere del marito e la giovane amante Julie (Letizia Casta) che assume invece il significato di sfida ulteriore. Tutto questo per un uomo di affari come lui è fondamentale, quasi giustificato. Ma non per Ellen che da buona moglie di uomo potente, sarà ancor più fredda e determinata del marito, mentre per la Sarandon è quasi una imposizione da copione. Ma il lucido uomo d'affari commetterà un passo falso al punto da essere costretto a dover vendere l'azienda falsificandone i bilanci. La figlia Brook (Brit Marling) sua partner in affari cercherà si scavare nell'anima di un padre che sembra nascondere troppe cose.

Dopo essere entrati nel merito della situazione sentimentale del personaggio, che ci presenterà ora la moglie attenta al suo colesterolo, ora l'amante capricciosa che rivendica attenzioni e mentre saremo sospesi in questa contorta storia d'amore e nelle vicende finanziarie, ecco che l'imprevisto arriva a complicare la situazione ancora di più.

Alle calcagna di Miller il detective Bryer (Tim Roth) che però, a sua volta, ha dalla sua un giovanissimo spacciatore di colore, messo al muro anche lui dal sistema e dalla propria coscienza. Per ognuno di loro l'unica soluzione è nelle mani di Miller, nel suo portafogli, ma anche nel suo lato migliore. I tanti aspetti della vita di Miller, i fatti che tenderanno a peggiorare sempre di più e l'immorale Richard Gere - lontano dal vecchio ruolo di Pretty Woman e più vicino al leggendario Douglas di Wall Street - terranno il pubblico attento agli eventi sino al termine che, come previsto dalla scelta di stile del film e dalla intensa sceneggiatura, ci regaleranno un terzo tempo per la nostra riflessione, sorpresi anche noi dalla forza del denaro.
[silvia langiano]