Regia
Mira Nair
Sceneggiatura
William Wheeler
Fotografia
Declan Quinn
Montaggio
Shimit Amin
Scenografia
Michael Carlin
Costumi
Arjun Bhasin
Musica
 Michael Andrews
Interpreti
Riz Ahmend, Liev Schreiber, Kate Hudson, Kiefer Sutherland, Om Puri
Produzione
Cine Mosaic, Mirabai Films
Distribuzione
Eagle Pictures
Uscita
13/06/2013
Nazione | Anno
USA | 2012
Genere | Durata
drammatico | 128'
Gli attentati dell'11 settembre hanno ispirato il cinema con numerosi film, bisogna però dire che pochi lungometraggi hanno affrontato il tema della xenofobia o delle conseguenze sugli immigrati in seguito a questi eventi. Ed è proprio quello che propone la regista indiana Mira Nair ne Il fondamentalista riluttante tratto dal romanzo di Mohsin Hamide. L'azione ha inizio nel 2001. Changez (Riz Ahmed) è un pachistano che ha studiato a Princeton ed ha appena trovato un impiego presso una società a Wall Street. Molto dotato, diventa in pochissimo tempo, con l'aiuto del suo mentore Jim (Kiefer Sutherland), il più giovane associato dello studio.

Il suo successo non è solo legato al lavoro, anche la sua vita sentimentale va altrettanto bene. Vive infatti una relazione con la fotografa ed artista Erica (Kate Hudson). Per molti è l'incarnazione del sogno americano stesso. Fino al giorno degli attentati dell'11 settembre. A causa della sua nazionalità, il giovane uomo viene scambiato continuamente per un terrorista e per quanto si sforzi, non riesce a reagire facilmente a tutto questo.

Mira Nair decide di narrare partendo dalla fine. Infatti la storia si svolge inizialmente nel 2011 a Lahore ed il film inizia con il rapimento di un professore americano. Questo avvenimento è un pretesto narrativo perchè Changez racconti la sua vita al giornalista americano Bobby (Liev Schreiber). Un po' come in un'intervista, scopriamo la storia del giovane pachistano. Le scene tra i due uomini sono abbastanza brevi ma servono a legare i capitoli della vita di Changez. La regista ha voluto dare una certa importanza a questi frangenti che, sebbene siano mostrati brevemente, hanno il compito ed il merito di svelare man mano la tensione narrativa. Bisognerà attendere la fine del film per coglierne tutta la loro importanza.

Il fondamentalista riluttante non è un film di suspance, è principalmente un dramma che non vuole soltanto denunciare l'onda xenofoba che ha colpito l'occidente dopo gli attentati dell'11 settembre ma indaga sulla ricerca dell'identità e dell'immigrazione. Le scene in cui Changez viene ingiustamente attaccato dalle autorità o dai cittadini americani, dimostrano il clima teso che regnava a New York dopo quei tragici avvenimenti inducendo un sentimento di disgusto verso coloro che provocavano tali aggressioni. Changez crede inizialmente di potersi riconoscere: per lui la chiave del successo si trova nel paese dello zio Sam. Anche se ha tutto quello che desidera si renderà conto poco a poco che forse potrà stare veramente meglio proprio nel suo paese d'origine. L'evoluzione psicologica (ed ugualmente fisica) del personaggio, è molto ben rappresentata, avviene lentamente ma in maniera sempre più radicale.

Il fondamentalista riluttante è un film molto promettente, ma forse vola un po' troppo alto nel cercare di trattare temi così vasti e delicati come la xenofobia, il sogno americano e la ricerca dell'identità. Data la vastità di tali argomenti, alcuni elementi sono solo abbordati e trattati un pò superficialmente. L'interpretazione di un sincero ed eccellente Riz Ahmed, riesce a riscattare il risultato finale in maniera senz'altro positiva.
[daniela ciambelli]