Figli delle stelle
id.
Regia
Lucio Pellegrini
Sceneggiatura
Lucio Pellegrini, Francesco Cenni, Michele Pellegrini
Fotografia
Gian Enrico Bianchi
Montaggio
Walter Fasano
Scenografia
Roberto De Angelis
Costumi
Silvia Nebiolo
Musica
Giuliano Tavani
Interpreti
Piefrancesco Favino, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Giorgio Tirabassi, Giuseppe Battiston,
Paolo Sassanelli, Teco Celio, Fausto Sciarappa, Pietro Ragusa, Camilla Filippi, Lydia Biondi
Produzione
ITC Movie, Pupkin Production, Warner Bros. Entertainment Italia, La7
Anno
2010
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
102'
Distribuzione
Warner Bros
Uscita
22-10-2010
Giudizio
Media

Un professore trentenne disoccupato che sbarca il lunario facendo il pizzaiolo (Pierfrancesco Favino), un giovane portuale di Marghera (Fabio Volo), un ricercatore universitario radical-chic un po’ stagionato (Giuseppe Battiston), un'aspirante giornalista tv (Claudia Pandolfi) ed un uomo appena uscito di galera (Paolo Sassanelli), delusi dalla loro vita ed in preda alla passione antipolitica, decidono di rapire un politico, di chiedere un riscatto e, con i soldi ottenuti, risarcire la moglie della vittima di un incidente sul lavoro. Sono un gruppo improvvisato e totalmente incompetente, che fallisce del tutto la missione: anzichè rapire il ministro, prendono un oscuro sottosegretario.
La convivenza tra gli improbabili rapitori e l’incredulo politico condurrà ad un’esilarante e surreale fuga tra le splendide montagne della Valle d'Aosta.
Figli delle stelle è una sorta de I soliti ignoti Anno 2010, che pesca nella realtà quotidiana, lo spunto narrativo di base, per poi percorrere un sentiero che tra comicità grottesca e personaggi sul filo dell'inverosimiglianza, tenta una strada tutta sua di rinverdire i fasti della mitica commedia all'italiana.
Il risultato non è all'altezza delle aspettative dell'ottimo cast sulla carta e sul passato di un regista, Lucio Pellegrini, che aveva favorevolmente colpito nei suoi debutti cinematografici insieme alle Iene Paolo e Luca (E allora Mambo, Tandem) ma che dopo una lunga frequentazione televisiva, sembra aver perso il tocco cinematografico per assestarsi su uno standard italo-televisivo sin troppo imperante.
La sceneggiatura, sopratutto nella sua costruzione iniziale - l'incontro tra i personaggi e l'idea del rapimento - risulta forzata, stridente, un po' troppo tirata via, mentre nelle fasi successive del rapimento riesce a strappare qualche timida risata.
Anche il cast, nonostante le premesse, non risulta del tutto convincente sopratutto nelle interpretazioni di Pierfrancesco Favino (insolitamente sottotono), Fabio Volo (spaesatissimo) e Maurizio Battiston (che sta virando pericolosamente film dopo film da attore in macchietta). Rimandati!
[fabio melandri]