L'esplosivo piano di Bazil
Mic Macs
Regia
Jean-Pierre Jeunet
Sceneggiatura
Jean-Pierre Jeunet,
Guillame Lautrant
Fotografia
Tetsuo Nagata
Montaggio
Hervé Schneid
Scenografia
Aline Bonetto
Costumi
Madeline Fontaine
Musica
Raphaël Beau
Interpreti

Dany Boon, André Dussollier, Nicolas Marié, Jean-Pierre Marielle, Julie Ferrier, Yolande Moreau,
Omar Sy, Dominique Pinon, Urbain Cancelier, Patrick Paroux, Jean-Pierre Becker, Stephane Butet, Philippe Girard, Eric Naggar, Tony Gaultier, Stephanie Gesnel, Marie-Julie Baup, Doudou Masta

Produzione
Epithète Films, Tapioca Films, Warner Bros. France
Anno
2009
Nazione
Francia
Genere
commedia
Durata

104'

Distribuzione
Eagle Pictures
Uscita
17-12-2010
Giudizio
Media
| sito italiano | intervista al regista |

Ci sono autori, pochi per la verità ma ci sono, le cui opere sono riconoscibili sin dai primi fotogrammi. E' il modo di muovere la macchina da presa, i colori della fotografia, i dialoghi dei personaggi, le scenografie che costruiscono un mondo altro, favolistico, degno della tradizione di un Melies. Tra i vari Quentin Tarantino, Tim Burton, Terry Gilliam per finire con il nostro Sergio Leone, nomi non a caso e stimatissimi dal nostro, entra di diritto il francese Jean-Pierre Jeunet, noto in tutto il mondo per Il favoloso mondo di Amelie, ma autore di capolavori come Delicatessen ed i sottovalutati La città dei bambini perduti e Una lunga domenica di passioni.
Il discorso vale per la sua ultima fatica L'esplosivo piano di Bazil, un irresistibile Dany Boon (Giù al Nord), non troppo fortunato con le armi, visto che una mina lo ha reso orfano di padre ed per una pallottola vagante finita conficcata nel cervello ha rischiato di venire ucciso. Dimesso dall'ospedale Bazil non ha più una casa ne il lavoro di ragazzo in un videostore. Fortunatamente, il nostro sognatore dal cuor gentile, viene adottato da una banda di feroci rigattieri, dai talenti e dalle aspirazioni tanto sorprendenti quanto diversificati, che vivono in una sorta di caverna di Ali Babà; sono Remington, Calculator, Buster, Slammer, Elastic Girl, Tiny Pete e Mama Chow.
Un giorno, mentre cammina accanto a due enormi edifici, Bazil riconosce il logo dei fabbricanti di armi, che hanno causato tutte le sue sofferenze. E così, aiutato dalla fedele combriccola di strambi compagni, decide di prepararsi per la vendetta.
Soli contro tutti - perdenti che lottano contro spietati giganti industriali - rivivono, con un’immaginazione e una fantasia degne di Buster Keaton, la celebre battaglia di Davide contro Golia...
L'esplosivo piano di Bazil è innanzitutto un Luna Park per gli occhi, con personaggi freak e sopra le righe immersi in un mondo cartoonistico alla Ameliè, per rendere le atmosfere, i colori pieni, i salti in una surrealtà in cui ogni logica e capovolta, con il pregio di non perdere mai il filo del racconto come invece capita spesso al buon Gilliam.
In un tale contesto le avventure dei nostri sono volutamente sempliciotte, gigionesche, versomilmente inverosimili, ma pieni di spunti, gag, battute, invenzioni che diluite potrebbero dar vita ad almeno altri 4/5 film.
Per chi ama perdersi in un universo immaginario affascinante e seducente, questo è il film che fa per lui/lei.
[fabio melandri]