Diario di uno scandalo
Notes on a Scandal
Regia
Richard Eyre
Sceneggiatura
Patrick Marber
Fotografia
Chris Mengers
Montaggio
John Bloom,
Antonia Van Drimmelen
Scenografia
Tim Hatley
Costumi
Tim Hatley
Musica
Philip Glass
Produzione
DNA Films, UK Film Council,
BBC Films
Interpreti
Judi Dench, Cate Blanchett, Bill Nighy, Tom Georgeson,
Michael Maloney, Joanna Scanlan, Andrew Simpson
Anno
2006
Genere
thriller
Nazione
UK
Durata
92'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
26-02-07

“E’ come bere un altro bicchiere quando sei già ubriaca”. Con questa frase Sheba Hart (Cate Blanchett), professoressa d’arte in un liceo londinese spiega come abbia potuto accettare le avance di un suo studente e di come abbia anche ceduto. A pendere dalle sue labbra, in senso metaforico e non solo, c’è l’anziana e solitaria collega Barbara Covett (Judi Dench). Tra le due nascerà un’amicizia basata sulle menzogne e sui segreti.
Il film candidato a quattro premi Oscar, tra cui quello all’ottima Dench come migliore attrice, è un thriller psicologico basato sul racconto in prima persona dell’inaridita Barbara che conosce e pensa di aver trovato un’amica in Sheba. La prima vive in completa solitudine, in un appartamento sito in sottoscala cupo e claustrofobico distratta solo dalla presenza dell’amato gatto e dal diario che compila diligentemente ogni sera. Ed è da questi racconti di vita, con descrizioni caustiche e insieme divertenti che si dipana la scandalosa vicenda: un’anziana signora si invaghisce di una giovane professoressa che a sua volta perde la testa per uno studente. Sheba non ha attenuanti sociali: ha origini borghesi, vive con due figli e il marito, suo ex professore. Dopo dieci anni di completa dedizione al più piccolo dei due pargoli, affetto da sindrome di down, decide di fare l’insegnante. E di trasgredire. Barbara invece ha un vissuto fatto di assenza di contatto umano. Riferendosi all’amica traditrice sottolineerà che “le persone come Sheba pensano di sapere cosa significhi essere soli. Ma della monotonia, della solitudine di cui non si vede la fine, di quello non sanno nulla”.
Tratto dal romanzo La donna dello scandalo di Zoe Heller, il film è completamente dominato dalla recitazione delle due attrici. La regia di Richard Eyre non aggiunge nulla alla vicenda, già di per sé molto intensa. Perfetta la musica di Philip Glass. [valentina venturi]



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