"Bobby" Trench (Denzel Washington) ha puntato una banca locale, foraggiata dagli introiti dei narcotrafficanti. Ma non può fare il colpo da solo. Gli serve un aiuto per rapinarla e lo trova in Michael "Stig" Stigman (Mark Wahlberg): hanno lavorato entrambi in incognito come membri di una gang di trafficanti di droga. Bobby è convinto che l'obiettivo - la filiale ricicla del denaro sporco - sia il massimo: ladri che rubano ai ladri. Ma Stig non sa che Bobby è un agente DEA e, viceversa, lo stesso Stig non è quel che sembra, dato che fa parte dell'Intelligence della Marina degli Stati Uniti. In breve tempo saltano le loro coperture e finiscono nel mirino dei loro stessi colleghi e criminali. I due si ritrovano loro malgrado a combattere fianco a fianco per scoprire la verità e, soprattutto, sopravvivere.

Anche se come seconda scelta, gli attori voluti in un primo momento per i ruoli principali furono Vince Vaughn per il ruolo di Bobby, ed Owen Wilson per il ruolo di Stig, Washingotn e Wahlberg funzionano. Contro qualsiasi previsione e aspettativa il gigione Denzel (da quando ha vinto l’Oscar per “Training Day” interpreta sempre lo stesso ruolo, ma qui almeno si prende in giro) e la promessa da tempo confermata Mark in coppia sono perfetti. Hanno i tempi giusti, la corporatura combaciante, nei battibecchi sono credibili e nelle scene d’azione nessuno dei due sfigura. E tutto lascia pensare che “Cani sciolti” avrà un sequel. Dopotutto la pellicola diretta da Baltasar  Kormákur (con Wahlberg avevano già girato nel 2012 “Contraband”) ha come base il classico buddy/buddy; ma quello che ad un iniziale sguardo può sembrare un film di serie B, diventa una pellicola divertente, senza troppe pretese ma con una sceneggiatura arguta e una regia niente affatto piatta. I due torneranno a far coppia sul grande schermo, c’è da scommetterci. [valentina venturi]