Regia
Lee Daniels
Sceneggiatura
Danny Strong
Fotografia
Andrew Dunn
Montaggio
Joe Klotz
Scenografia
Tim Galvin
Costumi
Ruth Carter
Musica
 Rodrigo Leao
Cecil Gaines (Forest Whitaker) è scappato giovanissimo dal campo di cotone in Georgia in cui lavorava in seguito alla violenta uccisione del padre da parte del figlio del suo padrone. Dopo un lungo vagabondaggio inizia a lavorare come maggiordomo per i bianchi con una maestria che lo porterà addirittura a trovare impiego presso la Casa Bianca. Lì servirà per quasi un trentennio dal 1957 al 1986 tutti i presidenti che vi si succederanno, ma il compito più difficile da svolgere sarà fuori da quel celebre edificio, nella sua casa e con la sua famiglia, con una moglie (Oprah Winfrey) troppo trascurata, un figlio minore che deciderà di partire per il Vietnam, ma soprattutto nel rapporto conflittuale con il primogenito (David Oyelowo), che prenderà parte alle lotte per i diritti civili della popolazione afroamericana e che non accetterà mai la remissività del padre nei confronti di un sistema che lo vede sempre e solo come “servitore”. Cecil stesso capirà con troppo ritardo che dietro l'attivismo che ha sempre ostacolato nel figlio c'è un fondo di ragione e nella propria indifferenza nei confronti delle decisioni prese dai politici che serve c'è anche un po' di colpa.

La storia vera che ha ispirato questo film è davvero troppo attuale e significativa per lasciare indifferenti: il protagonista è infatti allo stesso tempo il più classico dei “self-made man” stelle e strisce e pur sempre un ingranaggio in un meccanismo che lo lascia al di là di un' odiosa e invisibile barriera, privandolo nonostante tutto di una dignità che possa definirsi davvero tale. Per sfortuna l'approccio di Lee Daniels, che pure aveva dimostrato una certa personalità nell'affrontare la questione dell'integrazione e dei diritti da un punto di vista afroamericano nel precedente e pluripremiato “Precious”, è dei più canonici e prevedibili, nell'intrecciare una fiction storica con il più classico degli scontri padre-figlio.

Basta vedere l'immagine dei vari presidenti succedutisi negli anni di lavoro di Cecil, che dovrebbero regalare pennellate inaspettate essendo visti da una prospettiva particolarmente inusuale e invece rientrano nella più trita e prevedibile vulgata della fiction americana (Kennedy giovane e idealista, Nixon furbo e senza scrupoli, Johnson un rozzo texano, fino all'informale carisma di Reagan) e se i cameo di grandi attori per interpretarli (Robin Williams, John Cusack, Alan Rickman, Liev Schreiber) garantirà ancora più attenzione da parte dell'Academy, purtroppo al testo non aggiunge nulla.

Difficile poi perdonare il prevedibile (e ruffiano, vista l'evidente ambizione a fare man bassa di statuette dorate) finale consolatorio, che mostra il vecchio Cecil trovare risposta alle proprie aspirazioni di giustizia e affrancamento sociale nell'elezione di Obama, come se i problemi di istruzione, povertà e via dicendo che affliggono una grande fetta della popolazione afroamericana (e che Precious nel 2009 non ometteva) con una bacchetta magica fossero scomparsi. Il fatto che Daniels sia un autore relativamente giovane e venuto alla ribalta col Sundance Festival anni fa, invita ad usare il termine “indipendente” (tra i più abusati e travisati in qualsiasi circuito artistico attuale) davvero con maggiore cautela.
Resta comunque la bontà dell'intenzione pedagogica che sta alla base di quest'opera, che porta alla luce una storia recente e dolorosa, dai più ignorata, e che si spera almeno gli spettatori più giovani saranno invogliati ad approfondire. Nella scena più bella del film, il vecchio Cecil torna insieme alla moglie a visitare il campo di cotone dove aveva lavorato e dice: ”Siamo andati dall'altra parte del mondo a combattere i campi di concentramento, ma li abbiamo tenuti nel nostro Paese per più di duecento anni”. Per citare Mandela, il cui biopic in Italia tra l'altro non trova ancora distribuzione, il cammino verso la libertà è ancora lungo e forse ha bisogno anche di film così. [emiliano duroni]

 

Interpreti
Forest Whitaker, Oprah Winfrey, David Oyelowo, John Cusack
Produzione
Follow Through Productions, Salamander Pictures, Windy Hill Pictures
Distribuzione
VideA
Uscita
01/01/2014
Nazione | Anno
USA |2013
Genere | Durata
storico | 132'