Riflettori puntati ad East

Si è conclusa l'8a edizione del Far East Film Festival. Udine 21-29 aprile
 
Il capolavoro coreano WELCOME TO DONGMAKGOL si aggiudica a pienissimi voti l’AUDIENCE AWARD 2006 ma la parte del leone spetta comunque al Made in Japan...
Con una media altissima, che sfiora il massimo dei voti, e un’accoglienza in sala veramente clamorosa, tra applausi a scena aperta e autentiche ovazioni, si aggiudica l’Audience Award dell’ottavo Far East Film il capolavoro coreano Welcome To Dongmakgol, firmato da Park Gwang-hyun. La parte del leone, comunque, spetta al Made in Japan che conquista il secondo e il terzo gradino del podio, con Always e Linda Linda Linda, piazzando in totale quattro film nelle prime otto posizioni dell’hit parade (Nana, al quinto posto, e When The Show Tent Came To My Town, all’ottavo).
Ma osserviamo più da vicino la rosa dei vincitori, contrassegnata – come si è visto – dai colori del Sol Levante…

Welcome To Dongmakgol
Regia di Park Gwang-hyun
(Corea, 2005)

Ambientata durante la Guerra di Corea, e basata sull’applaudito copione teatrale di Jang Jin, quest’attesissima anteprima internazionale racconta la storia di tre soldati che sopravvivono a un’imboscata e trovano temporaneo rifugio in un villaggio: il pacifico e immaginario Dongmakgol.

Always – Sunset on third street
Regia di Yamazaki Takashi
(Giappone, 2005)

Basato su un manga di Saigan Ryohei, apparso per la prima volta nel 1973 e tuttora pubblicato, il bellissimo racconto di Yamazaki Takashi ci trasporta nella Tokyo degli anni ‘50. Una Tokyo dove i cittadini vivevano ancora in veri quartieri, la televisione era l’ultima meraviglia tecnologica e l’economia stava per impennarsi…

Linda Linda Linda
Regia di Yamashita Nobuhiro
(Giappone, 2005)

Ambientato in un liceo di provincia, il film è basato su una band femminile alle prese con un festival scolastico. Yamashita Nobuhiro è un minimalista che dirige film pieni di volti impenetrabili, alla Kaurismäki o alla Jarmusch, il cui lato comico sgorga dalla precisa e ironica osservazione dell’insolito in mezzo al quotidiano

Trovarsi a parlare di edizione-record, disegnando il bilancio conclusivo di Far East Film, è ormai un avvenimento del tutto abituale. Automatico, verrebbe quasi da dire. Ma trovarsi a parlarne dopo otto lunghi anni, se ci pensiamo bene, è davvero qualcosa di più: è un autentico record nel record, una grande vittoria nella vittoria, sia sul piano del puro successo che sul piano della continuità progettuale, culturale, qualitativa. E, naturalmente, anche quantitativa.

Le cifre? Eccole: Far East Film, quest'anno, ha oltrepassato la soglia dei 50 mila spettatori (di cui 2000 al Visionario per la preziosissima retrospettiva «Asia canta!» dedicata ai musical), totalizzando in 9 giornate la vendita di 21 mila biglietti complessivi tra spettatori e accreditati (gli unici ingressi a pagamento, su 9 proiezioni quotidiane, erano quelli dei 2 film serali).

Proprio in tema di accreditati, poi, ricordiamo che Far East Film 8 ha raccolto il maggior numero di adesioni mai piovuto sulla manifestazione: 1000 presenze da più di 20 paesi, senza dimenticare i 200 giornalisti e i rappresentati di numerosi altri Festival internazionali (il bookshop, vale la pena di sottolinearlo, ha venduto oltre 1200 pezzi, tra libri e Dvd, e il sito ufficiale www.fareastfilm.com ha raggiunto i 35 mila accessi nell'arco del mese di aprile).

Una robusta iniezione d'ossigeno per l'immagine pubblica di Udine, insomma, ancora una volta invidiata e ammirata roccaforte occidentale del cinema asiatico. Cinema che, secondo i voti dell'immancabile Audience Award, ha visto vincere la Corea del Sud, con Welcome To Dongmakgol, ma ha visto trionfare il Giappone, con Always e Linda Linda Linda (rispettivamente al secondo e terzo posto) e ben quattro film in totale nelle prime otto posizioni dell'hit parade (Nana, al quinto posto, e When The Show Tent Came To My Town, all'ottavo).

Giunto ad occupare la primissima fila nel gruppo dei maggiori eventi cinematografici internazionali, Far East Film è un festival unico, una vera e propria festa del cinema che non stabilisce gerarchie tra visioni pop o d'élite, tra piccole opere underground o scintillanti produzioni mainstream: si muove a trecentosessanta gradi e incontra, appunto, il supporto di un pubblico motivatissimo e fedelissimo. Un pubblico fatto di giornalisti, critici, studenti di cinema, esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, di gente che ama profondamente il sogno cinematografico del lontano est.

Per quanto riguarda la prossima edizione, Far East Film 9, il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine anticipa le date (dal 20 al 28 aprile 2007) e anticipa anche una ghiotta notizia: la retrospettiva dedicata al grandissimo regista hongkonghese Patrick Tam, maestro e mentore di Wong Kar-wai.