L'orma rossa
Titolo originale
L'ombre rouge
Autore
Cesare Battisti
Anno
1995
Editore
Einaudi (1999)

Leggere un romanzo di Cesare Battisti significa ripercorrere un periodo assolutamente sconvolgente e al contempo molto intenso della storia del nostro paese. Su di lui si è detto e scritto molto, come del resto per i suoi compagni d’azione, ma leggere una sua opera è forse il metodo più efficace per porre sotto lente di ingrandimento gli anni settanta in Italia. In questo libro il protagonista Corrado, rifugiato italiano in Francia per le accuse di terrorismo, ci racconta la vita degli esuli e dei loro tentativi di inserirsi in un tessuto sociale non proprio ospitale, cercando soprattutto di fare il meno rumore possibile. Naturalmente i ricordi ed i suoi compagni, anch’essi esuli parigini, lo rimandano con il pensiero all’Italia, a quegli anni in cui la lotta armata era convinta di poter sovvertire l’ordine costituito. Proprio alcuni suoi compagni lo convincono ad aiutare Roberto, giovane laureando impegnato in una tesi sulla resistenza italiana in cerca di assistenza intellettuale da parte di quelli che definisce gli “ultimi veri esuli comunisti”. Dopo alcuni tentennamenti, Corrado accetta di aiutarlo, ma scoprirà suo malgrado che dietro l’immagine di un semplice lavoro accademico si nascondono fitte trame politiche che cercano di riaprire ferite del passato mai del tutto rimarginate. Da questo punto in poi Corrado si impossessa nuovamente del suo spirito d’azione, intenzionato a scoprire chi lo sta tirando in ballo di nuovo e a quale scopo. Di fronte al protagonista e ai suoi compagni di ventura si ergono fantasmi quali Togliatti e De Gasperi, la spartizione in blocco del mondo dopo la guerra mondiale, gli intrighi più inquietanti del dopoguerra, ma solo per dimostrare la mancanza di consistenza di un avversario che da tempo ha abbandonato la sua identità politica per diventare solo immaginario (finanziario, militare, di propaganda). Ed allora, di fronte a questa simulazione che rimanda a se stessa, Battisti presenta lo svuotamento della stessa esperienza armata, diventata oramai tecnica della sopravvivenza quotidiana. Il desiderio di verità, dopo aver rovistato fra le macerie dei propri ideali non è più solo una volontà politica, magari dettata dai grandi ideali del tempo, bensì il tentativo disperato di riconciliarsi con percorsi esistenziali spezzati da forze più grandi di qualsiasi movimento antagonista. Al protagonista non resta che continuare a lottare, non più con le grandi speranze degli anni settanta, dei movimenti di lotta, ma col disincanto di chi ha visto e vissuto sulla propria pelle il tradimento degli ideali di liberazione proprio da chi se ne faceva rappresentante. Un libro diretto, privo di metafore o eufemismi, in cui la cui commistione tra noir classico ed azione lo rende coinvolgente sia sul piano storico che della narrazione. [francesco milito]

Cesare Battisti (Sermoneta, Latina, 1954) è un romanziere noir italiano, già condannato per reati di terrorismo politico. Membro dei “Proletari armati per il comunismo”, nel 1979 Battisti viene arrestato nell'ambito di un'operazione antiterrorismo di vaste proporzioni. Detenuto nel carcere di Frosinone, mentre è in corso un’istruttoria che si basa soprattutto sulle dichiarazioni di alcuni pentiti, il 4 ottobre 1981 Battisti riesce ad evadere e a fuggire in Francia. Per circa un anno vive da clandestino a Parigi dove conosce la sua futura moglie. Poi si trasferisce con la sua compagna in Messico dove nasce la sua prima figlia. In Messico inizia a scrivere ed è tra i fondatori della rivista culturale “Via Libre”. In Messico termina il primo romanzo che verrà però pubblicato, a sua insaputa, da un suo amico che si spaccia per esserne l'autore. Durante il suo soggiorno messicano i giudici italiani lo condannato in contumacia all’ergastolo perché ritenuto responsabile di 4 omicidi e varie rapine. Nel 1990 decide di tornare a Parigi e nel 1993 Gallimard pubblica nella prestigiosa Série Noire il suo romanzo Travestito da uomo. L’orma rossa è la sua terza opera.