Arrivederci amore ciao
Titolo originale
Arrivederci amore ciao
Autore
Massimo Carlotto
Anno
2001
Editore
E/O

Arrivederci amore,ciao è un libro assolutamente unico nel suo genere perché oltrepassa le barriere stesse dei generi e mescola insieme in modo impeccabile avventure “tarantiniane” e spietata denuncia sociale e politica. Un libro unico perché non lascia speranze: qui non c’è riscatto, non c’è pace e futuro roseo per nessuno. Eccetto per il protagonista, una figura mutevole che ad ogni rilettura emerge per sfumature diverse, Giorgio Pellegrini. Chi è costui? Uno dei tanti che popolavano il movimento extraparlamentare dell’estrema sinistra. Figlio della buona borghesia, per moda e per vanteria entra nel giro dei sovversivi rossi. Un giorno, causa un incidente di percorso, (un metronotte salta in aria dopo aver aperto una borsa con esplosivo collocata da Pellegrini e un suo complice davanti all’associazione Industriali), è costretto a scappare dall’Italia e trovare rifugio in Centro America dove entra a far parte della guerriglia. La vita del rivoluzionario però non fa per lui, tanto che decide di ritornare a far la vita da “borghese” e diventare un vincente come quelli che con le “fabrichette” e l’evasione fiscale si sono fatti una posizione nel nord-est. Per arrivare a questo Pellegrini non lesina perfidie a nessuno: tradisce, uccide, rapina. Tutto per entrare nel giro di quelli che contano, nel mondo corrotto e laido che domina il Nord-est, con i suoi affari tra lecito e illecito dove è difficile capire quale sia la differenza fra gangster e imprenditore. Il romanzo offre il meglio di sé proprio nell’attenta e documentata analisi del mondo dei “vincenti” e criminali moderni che popola il Veneto. Ritratto spietato di un paese che ha perso memoria, ideali, lotta per costruire un mondo diverso. Una nazione ed in particolare il nord-est, dove poliziotti corrotti, assassini di varie mafie e voltagabbana delle peggiori specie lottano per arrivare a dominare e arricchirsi. Lo stesso Giorgio è vittima e carnefice di questo mondo. Grandissimo libro consigliato come lettura fondamentale per capire come è cambiato in peggio il nostro mondo. [davide viganò]

Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956 vive in Sardegna. Il suo nome è legato, purtroppo, a uno dei peggiori casi di “malagiustizia” italiana. Nel 1976 viene ingiustamente accusato dell’omicidio di una studentessa: Margherita Magello. Assolto per mancanza di prove dalla Corte d’Assise di Padova, condannato a diciotto anni dalla Corte D’Appello di Venezia e dalla Corte di Cassazione. Inizia una vita da fuggiasco che lo porta prima a Parigi e poi in Messico. Arrestato dalla polizia messicana ritorna in Italia. Dopo un lunghissimo calvario giudiziario, Carlotto riceve la grazia nel 1993. Scriverà un libro sulla sua storia: Il fuggiasco, portato anche sullo schermo da Andrea Manni ed interpretato da Daniele Liotti. Seguiranno altri romanzi legati al genere noir: La verità dell’alligatore, Il mistero di mangiabarche, Niente cortesia all’uscita, Il corriere colombiano, Il maestro di nodi, che rinnovano il genere unendo solide trame di criminalità più o meno organizzata a ritratti ferocissimi di un paese corrotto ed allo sfascio. Ha inoltre scritto altri libri sempre in bilico tra genere e denuncia, storie durissime e amarissime che mettono in luce l’Italia odierna fatta di arrivisti senza scrupoli, alienati, gente sul baratro di una follia collettiva e di sofferente solitudine. L’ultimo suo lavoro si intitola: La Terra della mia anima, biografia di Beniamino Rossini, co-protagonista della serie Alligatore, personaggio non di fantasia, ma reale.