thirst loc“Molte volte rimango sveglio nel letto immaginando le torture più crudeli. Mi figuro il modo più terribile di rovinare la vita di questa o quella persona. Dopodiché posso addormentarmi col sorriso sulle labbra. Fino a che rimane confinata nel territorio dell’immaginazione – più è crudele, più è efficace – la cosa è salutare. La raccomando anche a tutti voi. E spero che i miei film possano in qualche modo aiutare la vostra fantasia a diventare almeno un filo più crudele.” Parola di Park Chan-Wook, regista coreano amatissimo da molti, noi tra questi, detestato da altrettanti. Un cinema che non lascia indifferenti tra violenza manifesta ma mai compiaciuta e personaggi border line fino all’estremo. Ogni azione ha una conseguenza. Questa la grande lezione del suo cinema.

Dopo la trilogia della vendetta (Mr. Vendetta, Old Boy, Lady Vendetta) che lo ha portato alla fama internazionale, Park Chan-Wook realizza un’anomala storia di vampiri con Thirst, con cui si aggiudica ex-aequo il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2009.

thirst-01La storia è quella di un prete che stanco di vedere i suoi fedeli morire inermi, si sottopone come cavia volontaria ad un esperimento medico. Le conseguenze saranno devastanti perdendo prima la vita, poi fede, per trasformarsi in un vampiro assetato di sangue.

Il film lascia per strada tutti gli stereotipi del film “da paura” per concentrare la sua lente sulla lotta tutta interiore tra ragione e passione, fede e tentazioni. Un film astratto e filosofico, violento e commuovente dai ritmi narrativi lenti con improvvise accelerate. Affascinante ed al contempo ripugnante. Vedere… per credere.

Titolo originaleBakjwi
RegiaPark Chan-Wook
SceneggiaturaPark Chan-Wook, Jeong Seo-Kyeong
FotografiaChung-hoon Chung
MontaggioKim Sang-bum, Kim Jae-bum
MusicaJo Yeong-wook
CastSong Kang-ho, Kim Ok-bin, Shin Ha-kyun, Kim Hae-sook
ProduzioneMoho Films, Focus Features Internationals
Anno2009
NazioneCorea del Sud
GenereThriller
Durata134'