Guardando Paco Leòn con quella barbetta ed i capelli ricci ricorda paurosamente Bradley Cooper. Ma parla spagnolo, è nato a Siviglia, ed oltre ad essere un attore è anche regista e sceneggiatore. Ed è proprio in questa triplice veste che è a Roma per presentare la sua ultima fatica Kiki & i segreti del sesso.

“Un film che è un inno alla diversità sessuale, ai diversi modi di amare – rompe il ghiaccio il registattore – Una pellicola hippie se vogliamo che grida forte lo slogan ‘Fate l’amore e non fate la guerra’ La vita è breve e noi abbiamo la fortuna di avere la libertà per viverla pienamente.”

Sono molti i film che trattano il sesso e le sue perversioni. Lei le ha trattate in maniera ironica. Una sorta di alter ego di Nymphomaniac?

Nymphomaniac ha un lato oscuro che il mio film non ha. Se proprio devo citare una pellicola direi 50 sfumature di grigio. Ma il mio se volete chiamatelo 50 sfumature di luce.

Si è svolto qualche giorno fa a Roma il Gay Pride. Ha ancora senso questa manifestazione?

A Madrid poi il Gay Pride ha assunto a ruolo di business. Ritengo che per parlare di certi argomenti la cornice della festa è quella che si adatta meglio. Ancora di più oggi alla luce dei tragici eventi accaduti a Orlando in Florida.

Qual’è l’idea d’amore che emerge da questa pellicola?

Parrebbe un inno alla coppia convenzionale ma non è così. La coppia uomo-donna continua ad essere importante, moderna, ma è circondata da forme di amore diversi che nel film sono 5 ma potrebbero essere 1000.

Esistono molte forme di parafilie. Come ha scelto quelle da raccontare?

Kiki è il remake di una pellicola australiana The Little Dead (2014). Molte erano già presenti nella pellicola originale, altre le ho approfondite attraverso le ricerche che ho fatto nella preparazione del film. Una delle più originali e divertenti è quella legata all’eccitazione dovuta agli errori ortografici.

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Il film ha suscitato reazioni negative in Spagna, paese dove è forte la matrice cattolica?

Non ci sono stati segnali di scandalo o reazioni negative. Anzi è stato un grandissimo successo al botteghino. E’ stato venduto in Portogallo, Grecia, Italia, Giappone e in tutto il Sudamerica. E’ un film luminoso, positivo, divertente. Dio ha detto ‘amatevi l’uno con l’altro’. Noi non facciamo altro che seguire questo dettame. La legge sulle unioni civili da poco approvata in Italia non è altro che un piccolo passo di avvicinamento tra il dettame di cui prima e la sua istituzionalizzazione.

Nel film si parla molto d’amore e poco di sesso.

Esiste l’amore senza sesso e sesso senza amore. Quando i due poli si incontrano è una figata. Io parlo nel film di un amore adulto, non adolescenziale. Un amore che va coltivato, che richiede sforzo ed applicazione giornaliero. Solo così può sopravvivere al logorio del tempo.

Il film australiano aveva una vena malinconica nel finale, praticamente assente nel suo. Come mai?

Ho trovato quella soluzione un po’ forzata, gratuita. Io preferisco sottolineare l’aspetto giocoso, positivo, allegro di queste parafilie, che chiamo tali e non perversioni, termine che assume una connotazione negativa. Questo volevo trasmettere allo spettatore e mi auguro di esserci riuscito. Noi usiamo circa il 20% delle nostre capacità intellettive. La stessa cosa ritengo valga per la sfera sessuale.

Come è nata la scelta del cast?

Io nasco come attore e quindi so quanto sia importante l’interpretazione nella riuscita di un film. Il cast è nato nella mia testa durante il lavoro di adattamento della sceneggiatura e per il 98% dei casi è quello che avete avuto modo di vedere sullo schermo. Agli attori chiedo di interpretare più che seguire rigidamente la sceneggiatura. Rende tutto più reale. Sono al mio terzo film da regista ed è un metodo di cui sono profondamente convinto.

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Il suo ruolo, quello di un marito coinvolto in un triangolo, è stato dettato da una sua parafilia?

Non ci avevo pensato. In molte pellicole della storia del cinema il triangolo prevede spesso due uomini che si contendono una donna. Io ho voluto ribaltare la situazione. Il mio personaggio si avvicina a questa parafilia (poliamore) grazie al grande amore che nutre per la moglie. E’ lei che sente l’esigenza e lui per lei si adegua.

Kiki & i segreti del sesso uscirà in Italia il 23 giugno in 150 copie distribuite da VideA.