DETTAGLI – Una lente d’ingrandimento sulla 12° Festa del cinema di Roma. Nessuna visione d’insieme, nessuna critica, nessuna informazione. Brevi visioni ingigantite dall’arbitrio, deformate dal caso. I dettagli che fanno il cinema.

IL GRIDO

Le hanno ucciso i tre figli, torturato il marito, bruciato la casa. È in stato di shock. Poi quando si riprende, sul ciglio di un canyon urla la sua disperazione, un grido disumano, disperato, fortissimo. Per rendere la scena efficace e non didascalica, intensa e non superficiale il regista, dopo un avvicinamento di una camera a spalla sul volto della protagonista (per aumentare il realismo espressivo) nel momento in cui sta per cominciare a urlare alza il volume della musica. Non si sente la voce, mai, l’espressione stravolta del volto si alterna alla natura selvaggia del west. Un grido straziante, muto, che ha la forza di Munch.

Il film è “Hostiles”, il regista Scott Cooper, l’attrice Rosamund Pike.