Locandina Blue Jasmine

Locandina Blue Jasmine

Nell’ultimo film di Woody Allen “Blue Jasmine” si avverte l’esigenza del regista di andare aldilà della storia che sta raccontando, di raggiungere l’essenza narrativa. Una verità di racconto, non la verità del racconto. Nessun orpello, effetti speciali, trucchi o giochi di prestigio. Un cinema puro, in grado di sostenere senza retorica e senza catarsi, la disillusione dell’amore e i suoi derivati.

Un esempio: il film è pieno di flashback in cui si alternano la vita della protagonista come era ieri e come è oggi. Bene, questi flashback non sono introdotti da dissolvenze incrociate, effetti, nebbia, bianco e nero, o altro. Le immagini si susseguono come se il tempo avesse un’unica dimensione. Probabilmente all’inizio lo spettatore rimane disorientato ma in breve entra all’interno della storia, anzi all’interno della psiche di Jasmine e vive insieme a lei, come in un flusso di coscienza, la sua scalata sociale, la sua disinvoltura morale, la sua fragilità, la sua perfidia, la sua rivincita e la sua definitiva sconfitta.