“Volare”: titolo rubato ad un classico della canzone per uno spettacolo ormai rodato. Da subito si respira un’atmosfera ricca di odori, suoni e sapori di altri tempi, arricchita dai dialetti, dal napoletano, al pugliese, al siciliano (il protagonista offre persino un caffè vero al pubblico). Il sapore e l’odore del caffè portano dolcemente in un mondo altro, che rievoca la nostalgia di un teatro musicale che era e che forse non sarà più.

L’eleganza e la misura di Gennaro Cannavacciuolo unita ad uno stile personale fanno quasi dimenticare che alcune canzoni che cita e rievoca fanno parte del più che conosciuto repertorio di Domenico Modugno. La storia è la quella di una vita, di uno spettacolo realizzato anche grazie alla volontà di Modugno stesso – come racconta il protagonista -, che si sviluppa negli anni di repliche e che porta con sé le voci di attori che hanno fatto la storia del teatro come Pupella Maggio che spicca nel dialogo di “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo.

Adeguata la regia riesce ad evidenziare i cambi di climax che caratterizzano le diverse melodie. Impeccabile il protagonista che accompagna lo spettatore in un viaggio insieme ai musicisti, capaci di creare una bella dimensione scenica.

Applausi generosi e bis al finale.

TitoloVolare - Concerto a Domenico Modugno
AutoreGennaro Cannavacciuolo
RegiaMarco Mete e Gennaro Cannavacciuolo
Musicheeseguite dal vivo dal Trio Bugatti
InterpretiGennaro Cannavacciuolo
ProduzioneElsinor
Generemusicale
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaTeatro della Cometa dal 17 febbraio al 8 marzo 2015