È vero Martin Crimp ha “il dono di una scrittura magistrale”. Lo afferma Roberto Andò nelle note di regia al suo ultimo lavoro “The Country”. E sarebbe sbagliato dargli torto. Perché quello che resta di questo spettacolo sono appunto le parole che, superbamente tradotte da Alessandra Serra, vanno a incastonarsi in un testo drammaturgicamente senza una piega.

La storia si svolge in una campagna dove vive una famiglia all’apparenza serena e tranquilla. Il mistero, però, la fa da padrone sin da quando, nel chiacchierare serrato dei protagonisti Corinne e Richard, si intravede un elemento di disturbo. Richard ha portato a casa una giovane donna, Rebecca, trovata svenuta per strada. In sua moglie Corinne si genera immediato il dubbio che non si tratti di una sconosciuta. Da qui il piano del reale si alterna a quello del sogno, la realtà alla finzione.

Richard è un medico ambiguo interpretato da Gigio Alberti mentre Laura Morante è Corinne, donna desiderosa di essere amata, fragile ma combattiva. Rebecca ha le movenze di Stefania Ugomari Di Blas che cerca di dare al personaggio diverse sfumature, spesso non riuscendoci e risultando, quindi, un po’ impacciata, soprattutto nei movimenti. I tre attori viaggiano su un registro monocorde – forse volutamente, quasi a sottolineare o a ricreare l’atmosfera surreale della vicenda – che rischia di provocare spaesamento nello spettatore. Lo spettacolo è diviso in tre momenti scanditi anche dalle luci.

A completamento una scenografia semplice ed essenziale in linea con la regia che guida gli attori. Se da un lato però questa scelta pone in primo piano il testo, vero protagonista della pièce, dall’altro in alcuni momenti il tutto diventa piatto, non riuscendo ad elevare completamente l’intero spettacolo.

TitoloThe Country
AutoreMartin Crimp con l'adattamento/traduzione di Alessandra Serra
RegiaRoberto Andò
InterpretiLaura Morante, Gigio Alberti, Stefania Ugomari Di Blas
ProduzioneTeatro Stabile dell’Umbria / Brunello Cucinelli, Nuovo Teatro
Anno2012
Generedrammatico
In scenafino al 16 dicembre 2012 al Teatro Eliseo di Roma