Un’immagine di Maurizio Rippa

Un piccolo e intimo rito collettivo è quello che si è consumato nella sempre interessante cornice dell’Angelo Mai di Roma. A officiare Maurizio Rippa, anche autore della pièce, accompagnato dalla delicata chitarra di Amedeo Monda. “Piccoli Funerali” produzione 369 gradi, ispirato al famoso libro di Edgar Lee Masters e a “Cartoline dai Morti” di Franco Arminio è infatti una cerimonia di condivisione delle emozioni. Di quelle che ognuno ha vissuto nella propria vita, di quelle assolutamente democratiche, perché la morte ha toccato e tocca tutti ogni giorno.

Quasi in modo scaramantico ma scevro da ogni rituale che potrebbe connotarlo in questo senso, Rippa dà voce a tante storie di uomini e donne passati a miglior vita. E in ogni storia è il defunto a parlare in prima persona, descrivendo la propria morte ora con sarcasmo, ora con dolore, ora con divertimento, con rassegnazione, ancora con rancore o rabbia. Tanti spaccati di vita alternati da canzoni che spaziano da “Love me tender” a “Moon river” fino all’ultima, accorata “Over the rainbow” che racchiude un momento di comune sentire. Trippa, infatti, invita il pubblico a sussurrargli nell’orecchio il nome del proprio caro o dei propri cari a cui dedicare questo momento.

Maurizio Rippa in una scena di “Piccoli Funerali”

Una sorta di preghiera laica che unisce pubblico e attori in questo piccolo funerale che aiuta ad accogliere il dolore che, se condiviso, pesa un po’ meno.

TitoloPiccoli Funerali
AutoreMaurizio Rippa
InterpretiMaurizio Rippa (voce)
Amedeo Monda (chitarra)

Durata90'
Produzione369 gradi
Applausi del pubblicoRipetuti
In scena24 e 25 settembre 2019 all'Angelo Mai di Roma