Alla fine degli anni Ottanta andava per la maggiore un coro tra i tifosi napoletani che di lì a poco (1987) avrebbero conquistato il loro primo titolo di Campione d’Italia: “Maradona è meglio e’ Pelè”

Portrait of Italian Actor Antionio Grosso

Antonio Grosso

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Chi s’ha accattato a chist’,
chi s’ha accattato a chill’,
chist’ e’ nu diavulillo,
e ce ne vonn ciento p’ ‘o ferma’…

Maradona e’ meglio ‘e Pele’
ci hanno fatto ‘o mazz’ tant pe ‘ll ave’!
Maradona facce sunna’,
nu scudetto puortancill’ ‘a parte ‘e cca’…
Maradona ‘o ttene e t’ ‘o dda’,
te scamazza te mbriaca e va a signa’
Maradona si’ Napule gia’,
tu si’ ‘a chiave ‘e ll’acqua pe ce fa campa’.

Da qui Gianni Clementi, insieme ad Antonio Grosso (anche protagonista nel ruolo di Aitano), ha preso ispirazione per la commedia che tenta, attraverso un umorismo un poco gretto e molto grottesco, di raccontare la difficoltà di vivere ai nostri giorni. Difficoltà che mette una coppia di giovani nelle condizioni di trasformarsi in corrieri della droga. La vicenda è ambientata in un’infima camera d’albergo, nei giorni in cui la squadra del Napoli Calcio si avvia trionfalmente a regalare un sogno ad una intera città. Una coppia che sembrerebbe appena tornata da un viaggio di nozze in Sudamerica, si ritrova a dover scaricare nel water il contenuto dei loro stomaci, prima che due bizzarri narcotrafficanti si presentino a recuperare il prezioso carico. A collegare le due coppie il ‘ragazzo’ tuttofare dell’albergo, che nei molti momenti liberi dal lavoro, tenta di fare n’affare vendendo pezzi del Muro di Berlino.

Lo spettacolo, che ha visto il debutto l’estate scorsa al Todi Festival, è una serie di atti mancati. Manca il contrasto tra una città in festa per le imprese del Napoli Calcio con il tono drammatico che si vive all’interno della camera d’albergo; manca uno sviluppo convincente dei personaggi, che rimangono prigionieri di piatte figure da macchietta; manca una struttura drammaturgica forte, che porti lo spettatore all’interno delle vite dei protagonisti, la cui tragicità è intuita più che esplicata.

La regia di Paolo Triestino punta su un ritmo narrativo che si sviluppa in maniera sempre più rapido ed incalzante, fino alla deflagrazione dello spiazzante finale che non sempre viene adeguatamente assecondato dagli interpreti in scena, troppo preoccupati di strizzare l’occhio ad un pubblico compiacente ed amichevole. Il tutto a discapito di uno spettacolo che stenta a decollare, vivendo di scatti improvvisi, di piccole idee geniali (vedi le belle scenografie di Roberto Crea) e di molto rumore… Per nulla!

 

TitoloMaradona è meglio e' Pelè
AutoreGianni Clementi, Antonio Grosso
RegiaPaolo Triestino
SceneRoberto Crea
CostumiSilvia Polidori
LuciGigi Ascione
InterpretiAntonio Grosso, Lello Radice, Daniela Ioia, Giuseppe Cantore, Antonello Pascale
Durata80'
ProduzioneLa Bilancia
Anno2015
Generecommedia
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenafino al 13 marzo al Teatro Ghione di Roma