Lo spettacolo “La Mostra” di e con Simona Marchini ripercorre la galleria privata e professionale dei personaggi che hanno attraversato la vita dell’artista: “Train de vie” che scorre su un doppio binario: figlia di famiglia romana borghese, colta, illuminata con la passione dell’arte e proprietaria della galleria “La nuova pesa” da un lato, spirito creativo  da parte materna (il nonno musicista) dall’altro. Due binari che poggiano sul terreno di “Mamma Roma”: presenza vitale iconografica, storica, cinematografica (emozionante la citazione di Teresa Gullace/Anna Magnani in “Roma città aperta” di Rossellini e del collegamento con una scultura del dopoguerra), spirito umoristico fatto di strade, bellezza, sano disincanto e materia.

Nella galleria artistica e privata di Simona ritroviamo Iside Martufoni, simpatica prostituta che risponde alla posta dei cuori afflitti, la casalinga borghese “generosa” a servizio della comunità maschile, la casalinga che fa la maglia dei tempi della trasmissione televisiva “Quelli della Notte” di Renzo Arbore, la fidanzata di Mastro Titta di “Rugantino”. Tutto il repertorio televisivo viene accostato alle vicende sentimentali, due matrimoni (di nuovo, torna il doppio binario), prima il nobile di famiglia calabrese con il contorno familiare reso divertente dall’iperbole fantasiosa Marchiniana (il fantasma nel castello, la zia matta, la suocera), poi “Roby” (Ciccio Cordova, storico calciatore della Roma) e la simpatica combriccola familiare campana accogliente/invadente.

La regia di Gigi Proietti si sente, in particolare nei ritratti di pancia di queste magnifiche donne ironiche, distratte, che con la stessa nonchalance affrontano la visita dell’idraulico e quella in una galleria d’arte. La  forza della romanità più verace: cielo e terra, sacro e profano. Brava Simona, versatile, con i tempi giusti, raggiunge il massimo della presenza scenica nelle imitazioni, cala quando è la Simona borghese che spiega i quadri. Tuttavia, alla fine si apprezza il tentativo dell’artista di arte spiegata semplicemente presentandola nella cornice reale di una galleria, ricordandoci la forza  e il nutrimento che possiamo ricavarne. Ci sta anche l’augurio finale che gli unici «tagli» che restino solo quelli nei quadri di Fontana. Il bello della romanità.

TitoloLa Mostra - Confessioni Semiserie sull'arte
AutoreClaudio Pallottini e Simona Marchini
RegiaGigi Proietti
MusicheAndrea Bianchi
SceneSusanna Proietti
CostumiSusanna Proietti
InterpretiSimona Marchini, Andrea Bianchi (pianoforte)
Durata1'
ProduzioneIl Sistina
Anno2014
GenereBrillante
Applausi del pubblicoDivertiti e coinvolti
In scenadal 18 al 30 novembre 2014 al Teatro Sistina di Roma