La modestia è uno dei moderni sette peccati capitali, almeno secondo Rafael Spregelburd. Le si accodano paranoia, stravaganza, caparbietà, stupidità, panico e inappetenza. La finta modestia però resta quella più pericolosa: ha il sapore della mediocrità.

Luca Ronconi nel mettere in scena “La Modestia” un thriller grottesco e graffiante, si affida completamente al testo (di cui segue tutti i punti scritti nel copione) e ai quattro straordinari attori: Francesca Ciocchetti (la migliore in assoluto, ma è uno scontro tra titani!), Maria Paiato, Paolo Pierobon e Fausto Russo Alesi.

La vicenda si svolge in un unico ambiente che racconta però due storie in due tempi diversi e lontani: Buenos Aires ai nostri giorni da un lato e, forse, un paese dei Balcani in un tempo passato. Tanti gli equivoci, tra risate e pugni nello stomaco. Alla fine l’umanità raccontata dagli otto personaggi, quattro coppie, è sospettosa, superficiale, un po’ confusa e che cerca di sopravvivere come meglio può.

Lo spettacolo è di quelli che, nonostante le quasi tre ore di dialoghi senza interruzione o musica e con l’alternarsi rapido delle storie, meritano di essere visti. Offre una visione quasi cinematografica: gli attori sembrano muoversi in uno schermo e anche la scena, dapprima semi vuota, cresce e si arricchisce fino ad inondare letteralmente il palco. A imperare un senso d’inadeguatezza che pervade la vita di ogni personaggio, come se ognuno di loro si sentisse profondamente estraneo, seppur a casa propria.

 

TitoloLa modestia
AutoreRafael Spregelburd con Adattamento/Traduzione di Manuela Cherubini
RegiaLuca Ronconi
SceneMarco Rossi
LuciA. J. Weissbard su progetto di Santacristina Centro Teatrale
InterpretiFrancesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi
ProduzionePiccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa, Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, Associazione Mittelfest
Anno2012
Generegiallo
In scenafino al 14 aprile Teatro Argentina di Roma