La Roma papalina de In nome del Papa Re, Nell’anno del signore, Il Marchese del Grillo che abbiamo imparato a conoscere grazie ad icone della romanità come Alberto Sordi e Nino Manfredi rivive oggi a teatro ne La Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni, riproposta oggi al Teatro Eliseo di Roma a 40 anni dal suo debutto nel 1978.

Nel ruolo del protagonista, un altro figlio di Roma Giorgio Tirabassi, formatosi nella scuola di Gigi Proietti, protagonista della prima versione della commedia, nonché co-autore delle musiche che costituiscono la colonna vertebrale dello spettacolo, nonché padre di quella Carlotta che affianca oggi Tirabassi nel ruolo di Nina.

Gaetanaccio, attore, burattinaio tuttofare, nel senso che fa di tutto per tirare a campa’ visto che il Pontefice Governatore di Roma con uno dei suoi numerosi editti ha “proibite alle donne le vesti attillate perché invereconde,- recita inizialmente il Prologo – la vaccinazione delle crature perché diabolica e l’innesto delle piante, perché alterando il disegno armonico del creato, è contronatura. Ma, soprattutto, vengono soppresse tutte quelle presunte attività culturali le quali che, quando va bene, non servono a gnente”. Ivi compresa quella del suo teatro in-stabile in quanto costretto a spostarsi continuamente di loco in loco con il suo carrozzone per esibirsi lontano dai gendarmi dell’autorità papale. Unica via di uscita è scendere a patti con il Papa o rassegnarsi alle braccia della Morte che gira per le strade della città a raccogliere anime indebolite dalla fame e dagli stenti.

La Roma risorgimentale è il perfetto palcoscenico per mettere in scena i rapporti conflittuali tra popolo e potere papale, conditi da quell’ironia tipicamente romana di far fronte alle avversità, quell’atteggiamento rugantiniano nei confronti della vita perfettamente miscelati all’interno di una storia che è più che un canovaccio. Il testo di Luigi Magni, scritto 40 anni fa e raccontando un periodo storico di quasi 150 anni fa, non subisce la polvere del tempo e raccontando di un passato lontano sembra parlarci di un oggi assai presente.
Danza, canto e recitazione si fondono in un unicuum degno della miglior commedia musicale italiana, grazie ad una compagnia ben affiatata, con attori capaci di coprire più ruoli guidati con mano ferma, sicura e leggera da un Giorgio Tirabassi immenso.

Comicità, leggerezza, poesia, romanità in versi e prosa, recitata e cantata sono gli ingredienti di uno spettacolo divertente ed accattivante, che vorresti non finisse mai, insomma imperdibile anche perché qualora non lo trovaste di vostro gusto “non è che fuori dal teatro vi divertireste assai di più visti i tempi che corrono” chiude, quasi a scusarsi, l’Epilogo.

TitoloLa commedia di Gaetanaccio
AutoreLuigi Magni
RegiaGiancarlo Fares
MusicheGigi Proietti, PIero Pintucci, Luigi Magni
SceneFabiana Di Marco
CostumiSantuzza Calì
CoreografieIlaria Amaldi
LuciUmile Vainieri
InterpretiGiorgio Tirabassi, Carlotta Proietti, Carlo Ragone, Elisabetta De Vito, Daniele Parisi, Marco Blanchi, Enrico Ottaviano, Matteo Milani, Pietro Rebora, Martin Loberto, Viviana Simone
Durata105'
ProduzioneTeatro Eliseo
Anno2019
GenereCommedia
Applausi del pubblicoFragorosi
In scenafino al 10 Marzo 2019 al Teatro Eliseo di Roma