Il sipario è chiuso quando sulle note di Petr ll’c Cajkovshij  l’atmosfera del Teatro Olimpico si prepara. S’intravedono appena sotto il telo rosso le punte delle ballerine. Diretto da Elik Melikov con la meravigliosa étoile Nadejda Ivanova, anche quest’anno “Il Lago dei cigni” del Balletto di Mosca “La Classique” è in tournée in Italia.

Nell’immaginario collettivo quest’opera è il simbolo della danza classica, per il fascino narrativo e la musica maestosa, eppure quando debuttò nel 1877 non fu apprezzato. Lo stesso Cajkovshij, che la compose fra il 1875 e il 1876, morì prima di compiacersene, poiché sarebbe diventata l’opera più rappresenta e acclamata. Nata dalla confluenza di materiale favolistico nordico e dalla tradizione russa attorno al tema della donna-cigno, la vicenda s’ispira alla fiaba “Il velo rubato”  del tedesco Johann Karl August Musaus. L’incantevole Odette, principessa vittima del sortilegio compiuto per volere del mago Rothbart, alle prime luci dell’alba di ogni giorno si trasforma in cigno. Una notte incontra il principe Sigfried che si innamora di lei promettendole la salvezza. L’incantesimo sarà sciolto solo da un giuramento d’amore… L’originario finale tragico voluto da Cajkovshij imporrebbe la morte degli amanti per causa da Rothbart. Tuttavia la maggior parte delle compagnie  predilige l’allestimento coreografico di Marius Petipa che vede l’opera concludersi con il  lieto fine in cui Siegfried vince Rothbart rompendo l’incantesimo.

E questa è la versione che propone il corpo di ballo “La Classique”. L’attenzione del pubblico è catalizzata su Nadejda Ivanova, che nel doppio registro richiestole, propone risvolti coreografici sinuosi; ma è nella seconda parte che l’intreccio drammaturgico e musicale raggiunge il massimo del pathos. Qui le coreografie si mescolano con lineamenti vagamente esotici e il tema musicale più celebre si apre sulle scale ascendenti degli archi. I temi scenografici della storia appaiono in un alone di mistero. Il paesaggio lacustre dipinto sullo sfondo è l’ambiente fantastico di questa fiaba romantica i cui personaggi, creature celestiali, si liberano con le braccia allungate sopra la testa. Nella tensione degli arabesque, nei movimenti ruotanti del tronco e nei ripetuti port de bras, Odette-Odile evoca gli atteggiamenti propri di un uccello. Lo spettacolo è la manifestazione di un’opera d’arte eterna, prova di bellezza assoluta. Il pubblico ha osannato le doti fisiche ed espressive dei ballerini, artefici di un sogno ancora in atto.

 

TitoloIl Lago dei cigni
AutorePëtr Il'ič Čajkovskij
RegiaElik Melikov
CoreografieMarius Petipa
InterpretiBalletto di Mosca "La Classique"
Durata135'
ProduzioneBalletto di Mosca "La Classique"
Anno2014
Genereballetto
Applausi del pubblicoScroscianti
DanzatoriBalletto di Mosca "La Classique"
CompagniaBalletto di Mosca "La Classique"
In scenaAl Teatro Olimpico di Roma dal 10 al 14 dicembre. "Il Lago dei Cigni" mercoledì 10 dicembre, sabato 13 ore 21.00 e 16.00 - Lo Schiaccianoci venerdì 12 ore 21.00, sabato 13 ore 21,00 domenica 14 ore 18,00