Una scommessa quella di portare in scena l’adattamento del romanzo best seller di Vitaliano Trevisan “I quindicimila passi”, interessante storia a tratti noir e drammatica che Riccardo Festa adatta in molto sperimentale. Protagonista Festa insieme a Daniele Roccato al contrabbasso, usato per accompagnare gli stati d’animo del protagonista e dello spettatore con musiche originali efficaci anche se a volte tendenti eccessivamente al noise in alcune parti.
E’ la storia di Thomas, un uomo con l’abitudine di contare i passi nei suoi spostamenti da un punto ad un altro. Nello specifico sono i passi che lo portano da casa allo studio del notaio Strazzabosco, per sistemare l’eredità ricevuta in seguito alla morte della sorella, a dieci anni dalla sua scomparsa. Scopriamo strada facendo (è proprio il caso di dirlo) i racconti della famiglia: la morte dei genitori e del fratello attaccato morbosamente alla sorella tanto da ucciderla quando la stessa decide di andare a vivere con un uomo. L’opera di Trevisan è un racconto incentrato sulle manie compulsive del protagonista e di ognuno di noi. Dal contare i propri passi a collezionare articoli sul suicidio per farne un saggio fino ad arrivare a pensare veramente al suicidio come soluzione di una vita paranoica e isolata.

Come nel libro, anche la scena emana l’ansia di entrare nella coscienza sia collettiva che privata (usando sterzate troppo brusche di atmosfera, sottolineate dalle musiche pressoché continue), spingendo l’acceleratore su temi importanti che meriterebbero maggiore approfondimento. La scenografia minimale include una cornice dove si posiziona Roccato con il contrabasso e diversi mobili antichi, con al centro una valigia da cui vengono estratti oggetti utili alla contestualizzazione dell’ambientazione e del tempo. E’ riuscita la scommessa di Riccardo Festa? La risposta non può essere univoca. Sicuramente l’interpretazione è ottima e Festa si fa carico di tutto il racconto con un’ottima prova recitativa, ricca di sfaccettature e cambi vocali significativi. Si tratta di un’adattamento eseguito con il cuore di un romanzo evidentemente amato (e si sente), ma nell’insieme si ha la sensazione di assistere ad un audiolibro, più che ad uno spettacolo teatrale.

 

Luca Casciola

TitoloI Quindicimila Passi
AutoreVitaliano Trevisan
AdattamentoRiccardo Festa
RegiaRiccardo Festa
Musiche Daniele Roccato
SceneAndrea Simonetti
Aiuto regiaCecilia Giuli
InterpretiRiccardo Festa e Daniele Roccato al contrabbasso
ProduzioneSycamore T Company
Anno2015
Generedrammatico
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaTeatro Argot 3/8 novembre