Quando la tecnologia sposa l’emozione, il risultato è: Giudizio Universale.
Come può la materia diventare l’idea di Dio? si chiede Michelangelo una volta incaricato da Papa Giulio II di dipingere la volta della Cappella Sistina. Ed ecco che l’idea si fa disegno, si riempie di colori sgargianti, di forme voluminose che vanno a riempire la volta della cappella più famosa al mondo. E tutto avviene davanti agli occhi sbalorditi dello spettatore che viene coinvolto attraverso suoni, immagini, musiche ed animazioni a 270°, in uno spettacolo immersivo come pochi nel Mondo ed unico in Italia.

La storia inizia nella Roma del 2018, appena imbiancata dalla recentissima nevicata. Da qui, entriamo in una macchina del tempo che ci scaraventa nella Roma del 1508, quando appunto a Michelangelo, famoso e capriccioso scultore di chiara fama, viene commissionato l’affresco della volta della Cappella Sistina, che fino ad allora ospitava affreschi dei migliori artisti del tempo quali Botticelli, il Ghirlandaio, Pinturicchio e il Perugino. 520 giorni di lavoro senza sosta a coprire la volta stellata di Piermatteo d’Amelia, senza conoscere minimamente le tecniche dell’affresco. Dopo una pausa lunga 30 anni Papa Clemente VII richiama il sessantenne Michelangelo affinché termini l’opera iniziata con il suo capolavoro conosciuto come il Giudizio Universale ad illuminare la parete dietro l’altare della Cappella.

Marco Balich, 12 Cerimonie olimpiche all’attivo nonché ideatore e creatore dell’Albero della Vita ad EXPO Milano 2015, costruisce un viaggio multisensoriale che accompagna lo spettatore letteralmente all’interno della storia sopra esposta. L’idea diventa sostanza; la sostanza forma; la forma contenuto; il contenuto emozione. Un processo realizzato attraverso la contaminazione di diverse forme artistiche: dall’azione fisica della performance teatrale di attori e danzatori, agli effetti speciali frutto della più alta ed innovativa tecnologia in fatto di performance live. Attrezzistica progettata e realizzata per lo show, 30 videoproiettori ad altissima risoluzione Panasonic, l’interno dell’Auditorium della Conciliazione in Roma trasformato in un immenso schermo di proiezione a 270°, un impianto sonoro avvolgente e performante, sono tutti pezzi di un puzzle che vanno a comporre uno spettacolo difficile da dimenticare. E le immagini dei capolavori degli affreschi della Cappella Sistina, si definiscono e creano davanti ai nostri occhi, prendono vita avvolti dagli sgargianti colori originali, nella limpidezza dei dettagli esaltati dalla nitidezza delle immagini. Il tutto raccordato da una drammaturgia lineare ed asciutta, dalle musiche potenti ed avvolgenti di John Metcalfe (produttore ed arrangiatore per U2. Coldplay, Peter Gabriel e George Micheal) e dal tema principale arrangiato ed interpretato da Sting.

60 minuti di intense emozioni e di meraviglia, capace di mostrare il processo creativo dalla sua ideazione fino alla realizzazione finale, mettendo tecnica, materia ed artificio al servizio della genuinità e spontaneità dell’emozione più pura ed immediata. Uno spettacolo difficile da raccontare, assolutamente da vedere.

TitoloMichelangelo and The Secret Of The Sistine Chapel
RegiaMarco Balich, Lulu Helbek
MusicheSting, John Metcalfe
SceneStufish Entertainment Architects
CostumiGiovanna BUzzi
SuonoMirko Perri
CoreografieFotis Nikolaou
LuciBruno Poet & Rob Halliday
InterpretiPierfrancesco Favino (voce narrante)
Durata60'
ProduzioneArtainment Wolrdwide Shows,
Ideazione e regia teaser videoLuke Halls
Anno2018
GenereMultimediale
Applausi del pubblicoFragorosi
In scenadal 15 Marzo 2018, Auditorium della Conciliazione, Roma