Prendete le arie di Georges Bizet, la drammaturgia di Enzo Moscato e la regia di Mario Martone; aggiungete gli arrangiamenti dell’Orchestra di Piazza Vittorio con la potenza recitativa di Iaia Forte e il risultato per questa versione di “Carmen” è assicurato.

È una scelta felicissima quella attuata da Martone di calare la vicenda della zingara contrabbandiera nell’ambiente dei bassi napoletani, fra dialetto partenopeo e inserti multiculturali. Carmèn, interpretata visceralmente da Iaia Forte, è una «sgualdrina raffinata», «puttana e filosofa»: un misto di rime e volgarità. Guai ad innamorarsi di lei: è una passione che seduce, travolge e distrugge, in un vortice di gelosie destinato a condurre alla perdizione gli «stupidi innamorati» che ne sono vittime. Un amore tragico che porta alla rovina ‘O Torero, cantante tunisino in giacca dorata e Cosé, l’ingenuo «surdatiello» venuto dal Nord.

Prima che lo spettacolo cominci, il sipario e la musica di sottofondo evocano le onde del mare: è il giusto preludio per una pièce che può dirsi, a tutti gli effetti “mediterranea”, in un caleidoscopio di suggestioni spagnole, francesi, napoletane, arabe e gitane. Alzandosi, il sipario rivela un Cosé zoppicante e prigioniero, una Carmèn invecchiata e accecata; comincia da qui il racconto, in una struttura a flashback che manca nell’opera di Bizet, ispirandosi invece alla novella di Mérimée.

Belle le scene mobili e componibili di Sergio Tramonti: ora funzionali, ora plumbee e quasi metafisiche. Efficaci gli interventi dell’Orchestra di Piazza Vittorio, i cui variegati elementi, oltre a reinterpretare in chiave moderna ed etnica i brani più celebri dell’opera, entrano in scena prendendo direttamente parte all’azione. Tutto corrisponde a ciò che ci si aspetta da un progetto del genere, ma senza guizzi sorprendenti o emozioni forti. Probabilmente la tiepida reazione da parte del pubblico, deriva da queste scelte. Certo, la musica di Bizet è talmente trascinante che, al termine dello spettacolo, resta un pizzico di rammarico per non averne ascoltata di più.

TitoloCarmen
AutoreEnzo Moscato
AdattamentoMario Martone
RegiaMario Martone
Musicheispirate alla Carmen di Georges Bizet. Arrangiamento musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni. Esecuzione dal vivo Orchestra di Piazza Vittorio.
SceneSergio Tramonti
CostumiUrsula Patzak
SuonoHubert Westkemper
CoreografieAnna Redi
LuciPasquale Mari
Aiuto regiaRaffaele Di Florio
InterpretiIaia Forte, Roberto De Francesco, Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee
Durata75'
ProduzioneFondazione del Teatro Stabile di Torino - Teatro di Roma
Anno2015
Applausi del pubblicoTimidi
In scenadal 18 marzo al 19 aprile 2015 - Teatro Argentina - Largo di Torre Argentina, 52 - Roma