Uomo e galantuomo
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Armando Pugliese
Scene: Andrea Taddei Musica: Paolo Coletta
Luci: Pasquale Netti Costumi: Silvia Polidori
Produzione: Komiko Production
Interpreti: Francesco Paolantoni, Nando Paone, Ciro Capano, Fulvia Carotenuto, Patrizia Spinosi, Susy Del Giudice, Giuseppe Mastrocinque, Federica Aiello, Sergio Calogero, Antonio Fiorillo, Tonino Taiuti
Anno di produzione: 2009 Genere: commedia
In scena: fino al 14 febbraio al Teatro Sala Umberto di Roma

Ospite a spese del ricco Don Alberto De Stefano nella località balneare di Bagnoli, la compagnia del capocomico Gennaro (Francesco Paolantoni) si arrabatta alla meglio dopo l'ultima fallimentare performance. Amori, tradimenti veri e presunti, triangoli, gravidanze, sotterfugi, piccole e grandi bugie, fanno da corredo alle prove che la compagnia si appresta ad eseguire dell'opera a forti tinte “Malanova” di Libero Bovio.

Uomo e galantuomo è una delle commedie più note di Eduardo De Filippo, scritta nel 1922 ed inserita nel gruppo di opere “La Cantata dei giorni pari” che debuttò sulle scene nel 1933. A ben 77 anni dalla prima messa in scena, torna in una nuova edizione con Francesco Paolantoni nel ruolo che fu di De Filippo, con accanto Nando Paone ed un gruppo di affiatati caratteristi come Ciro Capano, Fulvia Carotenuto, Patrizia Spinosi, Susy Del Giudice, Giuseppe Mastrocinque, Federica Aiello, Sergio Calogero, Antonio Fiorillo e Tonino Taiuti.

Semplici ed evocative le scenografie spartane di Andrea Taddei, che fanno da sfondo ad una commedia ben recitata, nonostante alcune coloriture sin troppo sottolineate, con tempi comici e trovate drammaturgiche che dimostrano di non subire il logorio del tempo. Francesco Paolantoni mostra di trovarsi a proprio agio nei panni di Gennaro, uscendo dal naturale confronto con De Filippo in maniera onorevole, sebbene risulti ancora un poco forzato ed innaturale nella recitazione mimica: la manipolazione del fazzoletto tra le mani, arte tra quelle di Eduardo.

Per il resto, come già al cinema nella pellicola di Paolo Virzì Baci e abbracci, Paolantoni dimostra di possedere una buona gamma espressiva, passando dal puro burlesque al malinconico, dal comico alla farsa con naturalezza e facilità. Ben coadiuvato da Nando Paone e dal resto della compagnia, Uomo e galantuomo strappa risate a ripetizione, sebbene avremmo preferito maggior asciuttezza drammaturgica, nella parte finale di uno spettacolo dalla durata di oltre due ore. [fabio melandri]