Sei brillanti. Giornaliste Novecento
Autore: Mura, Masino, Brin, Cederna, Aspesi, Belotti
Regia: Paolo Poli
Scene: Emanuele Luzzati
Costumi: Santuzza Calì
Musica: Jacqueline Perrotin
Produzione: Produzioni Teatrali Paolo Poli, con il contributo di Regione Toscana Sistema Regionale Dello Spettacolo, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per Lo Spettacolo Dal Vivo
Interpreti: Paolo Poli, Luca Altavilla, Alberto Gamberini, Alfonso De Filippis, Giovanni Siniscalco
Anno di produzione: 2006 Genere: commedia
In scena: dal 16 ottobre al 4 novembre Teatro Sala Umberto - Via Della Mercede, 50 - 00187 Roma. Botteghino Tel. 06.6794753. Orari: martedì, giovedì, venerdì ore 21:00 Mercoledì ore 18.30. Sabato ore 17:00 e 21:00. Domenica ore 17:30. Lunedì riposo.
Sei giornaliste del ‘900, dagli anni Venti agli anni Ottanta: Mura, Masino, Brin, Cederna, Aspesi e Belotti figurano nello spettacolo di Paolo Poli con brevi racconti, pubblicati dalle autrici in quegli anni. Lo spettacolo non si basa solamente sulla narrazione, è fatto di coreografie e costumi. Presenza costante sono le musiche proprie di quegli anni, insieme ad originali filastrocche create dall’autore con Jacqueline Perrotin. No mancano, come in ogni spettacolo di Poli i fenomenali e avvincenti balletti coreografici che ci riportano al periodo storico narrato.
Come sempre il regista toscano si cala egregiamente nei personaggi femminili trattati, caratterizzandoli a suo modo e rendendoli unici, a volte richiamandone la sensualità e la sinuosità femminile. Sin dal primo tempo la scena è sovraccarica di simboli visivi e dei personaggi più disparati: marinai, preti, cardinali, bambini, prostitute. Tutti interpretati da un gruppo di attori abilmente diretti.
Persino gli animali diventano veri e propri personaggi; uccelli, scimmie, mucche prendono la parola, dando un’immagine del teatro come luogo dove anche l’impossibile può accadere. Ancora una volta Paolo Poli calca la scena con il suo istrionismo brioso, impersonando molteplici caratteri.
Lo spettacolo in scena alla Sala Umberto può essere paragonato ad un’esibizione carnevalesca, dove dietro le mille maschere si nasconde di volta in volta la nota vena satirica e la mordacità dell’attore toscano. I “Sei brillanti” non ti permettono mai di abbandonare l’attenzione, grazie all’alternarsi serrato di vignette.
Alla chiusura della serata l’inteprete risponde al lungo applauso finale con un’ulteriore prova della sua maestria e della sua abilità. Il bis, infatti, prevede la rappresentazione di una vignetta piena di musiche e colori dedicata alla morte del gallo. [cristina spadaro]