Romeo e Giulietta
Autore: William Shakespeare
Coreografie: Giorgio Madia
Scene: Cordelia Matthes
Costumi: Cordelia Matthes
Musica: Piotr Ilic Ciajkovskij
Luci: Jean Paul Carradori
Produzione: Fondazione Teatro Coccia di Novara, Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Mantova, Balletto di Milano
Interpreti: Teresa Molino, Martin Zanotti
Anno di produzione: 2009 Genere: danza
In scena: fino al 9 maggio 2010 al Teatro Quirino

Giulietta giace sul letto come morta e Romeo, credendola tale, beve il veleno e si uccide. Lei si risveglia, trova l'amato morto e, non sopportando di restare senza di lui, si pugnala. Così finisce la tragedia di William Shakespeare sui due sfortunati amanti di Verona. E così comincia il balletto dedicato loro dal Balletto di Milano. Dalla fine e poi daccapo, ripercorrendo i momenti salienti della storia d'amore, per ricongiungersi al punto da cui si era partiti e terminare con una visione onirica: un posto, da qualche parte, dove Romeo e Giulietta sono finalmente insieme, per sempre.

Non entriamo nel merito di un giudizio tecnico sulle doti dei danzatori, visto che non siamo esperti conoscitori di quest'arte; possiamo tuttavia riconoscere che gli amanti di Teresa Molino e Martin Zanotti sanno essere sensuali, come il ruolo comanda e vivi, leggeri, fluttuanti.

L'intera struttura del balletto, in due atti, è uno spettacolo per gli occhi, con coreografie complesse e accattivanti, che dimostrano il coordinamento e il feeling dell'intera compagnia. Ma è è anche uno spettacolo per l'udito, grazie alle musiche di Cajkovskij tratte non solo dal suo "Romeo e Giulietta", ma anche da altre opere del compositore russo.

Le scene sono così essenziali, che è disarmante constatare quanta suggestione possa derivare dal semplice utilizzo di tele bianche, adeguatamente mescolato a un sapiente gioco di luci. A questo si aggiunga la scelta dei costumi, interamente improntata sul contrasto del banco e nero; se ne ricava una perfetta mescolanza di ingredienti per un'opera che, per dirla semplicemente, dà gioia.
[marina viola]