Autore
Gérard Presgurvic, Vincenzo Incenzo
Regia
Giuliano Peparini
Scene
Barbara Mapelli
Costumi
Frédéric Olivier
Luci
Coreografie
Veronica Peparini
Musica
Gérard Presgurvic 
Nel cuore di Verona, Teatro della storia, La ruggine di un odio di cui non si ha memoria, Corrode senza pace Due nobili casati: Montecchi da una parte, Dall'altra Capuleti.
Dai due fatali lombi poi sbocciano due fiori, Ragazzi che alle grida oppongono sospiri. Segnati dalle stelle andranno fino in fondo Lasciando scritto in Terra "Ama e cambia il mondo".

Con queste parole si apre il nuovo musical del produttore David Zard (“Notre Dame de Paris”, “Tosca – Amore Disperato”) “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo”, ispirato alla tragedia di William Shakespeare, libretto e musiche originali di Gérard Presgurvic nella traduzione italiana di Vincenzo Incenzo (autore per Renato Zero, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Ornella Vanoni e Patty Pravo) per la regia di Giuliano Peparini. La storia è nota, l'impianto scenico imponente, il cast multiforme e numeroso tra cantanti/attori protagonisti e ballerini/acrobati/coro che girano intorno. Non si è lesinato per uno spettacolo capace di colpire più gli occhi che il cuore, con una messa in scena che nulla ha da invidiare ai precedenti lavori di Zard, ma che rimane emozionalmente un po' fredda.

I protagonisti. Molto bravi nel canto tutti nessuno escluso, a partire da Davide Merlini (Romeo) una vera rivelazione con la sua sicurezza, voce potente per intensità ed estensione che non mostra punti deboli e Giulia Luzi (Giulietta) vocalmente più timida ma con buona presenza scenica. Promossi con lode Barbara Cola (Lady Capuleti), Roberta Faccani (Lady Montecchi) e Silvia Querci (nutrice) a cui si devono gli assoli ed i duetti di maggior intensità espressiva, mentre Vittorio Matteucci (il Frollo di Notre Dame) qui in secondo piano mette la sua esperienza e voce al servizio dello spettacolo. I giovani Riccardo Maccaferri (Benvolio), Gianluca Merolli (Tebaldo) e Luca Giacomelli Ferrarini (Mercuzio) riempiono la scena con voci forti, persino troppo esplosive vista l'amplificazione dello spettacolo, maggiormente da controllare per non farsi prendere dal facile entusiasmo. Infine Leonardo Di Minno (Il principe), a cui spetta l'ingrato compito di aprire e chiudere lo spettacolo, capace con voce energica e imponente presenza fisica di lasciare un segno inequivocabile nonostante il poco minutaggio in scena. Tutti molto bravi nel canto quindi, meno nel recitato che però occupa giusto il 10% dello spettacolo.

Le scene. Più Baz Luhrmann che Franco Zeffirelli, con un tocco di Notre Dame de Paris. Sormontato da tre monoliti che aprono e chiudono lo spazio modificandolo grazie anche a videoproiezioni che ne modificano forme, fattezze e apparentemente dimensioni, il palcoscenico è pieno di sorprese che sbucano da ogni dove. I tre monoliti si muovono, ma sembrano quasi danzare, sul palcoscenico creando meravigliosi effetti e dando al contempo ritmo alla narrazione, senza essere per questo mai invasivi, lasciando che la musica con i suoi interpreti rimanga al centro dell'attenzione.

La musica. Gérard Presgurvic con questo primo musical realizza il sogno di una vita: unire le due passioni, la commedia e la musica. Ne esce uno spartito chiaroscurale, che alterna ensemble (sempre molto riusciti) ad assoli che talvolta mostrano la corda. Il risultato è uno spettacolo diviso in due: il primo atto gioioso, colorato, polifonico ed entusiasmante, con momenti riusciti: da “L'odio” a “I re del mondo”, da “S'innamora già” ad “Ama e cambia il mondo”. Il secondo cupo, gotico, drammatico (per l'evoluzione della storia verso il tragico epilogo) e che musicalmente presenta momenti di stanca e monotonia. Il tutto non pregiudica la riuscita innegabile di uno spettacolo che se da una parte guarda a “Notre Dame de Paris” (inarrivabile) dall'altra mostra come anche nell'italico paese esistano talenti a cui poter dare un'occasione di sbocciare. Complimenti al coraggioso Zard che in tempi di difficoltà economiche non si risparmia. [fabio melandri]

Interpreti
Davide Merlini, Giulia Luzi, Barbara Cola, Roberta Faccani, Silvia Querci, Vittorio Matteucci, Riccardo Maccaferri, Gianluca Merolli, Luca Giacomelli Ferrarini, Leonardo Di Minno, Giò Tortorelli
Produzione
David Zard
In scena
11-18 marzo Gran Teatro | Roma; dal 9 aprile al PalaPartenope | Napoli; PalaOlimico | Torino
Anno
2013
Genere
musical