Autore
Igor Esposito
Regia
Peppino Mazzotta
Scene
Angelo Gallo
Costumi
Rita Zangari
Luci
Paolo Carbone
Coreografie
Musica
 Massimo Cordovani

Una voce nella notte, lo speaker di “Radio Argo” (Peppino Mazzotta), fa compagnia a chi vuole mantenere viva la memoria. Ricoprendo il ruolo di coro greco, l’oratore radiofonico narra e anticipa gli accadimenti: dall’assassinio-sacrificio della bellissima figlia Ifigenia ad opera del padre Agamennone, al ritorno vittorioso di quest’ultimo da Troia insieme a Cassandra, principessa troiana diventata sua schiava… Sei microfoni contornati da una quantità barocca di fiori rossi e lumini. È questa la scena che accompagna l’originale riscrittura dell’Orestea di Igor Esposito per la regia di Peppino Mazzotta. I sei microfoni danno voce e amplificano i tratti dei protagonisti della trilogia di Eschilo: Ifigenia, Clitennestra, Egisto, Agamennone, Cassandra e Oreste vengono presentati separatamente, indagati nella loro personalità e scavati nell’intimo.

Con la versatilità tipica del commediante dell’arte, Mazzotta entra ed esce con facilità dai sette personaggi: maschera il volto della paura di Ifigenia, della lussuria di Egisto, dell’ambizione di Clitennestra, della superbia di Agamennone e del senso di colpa di Oreste. Il tema portante di “Radio Argo” è senza dubbio il potere: le voci predominanti sono quella di Agamennone e di Oreste. Agamennone è il re che, senza mezzi termini, annuncia al popolo che il sistema sociale ha bisogno di qualcuno che detenga il potere e che lo faccia attraverso la ricchezza. Gli fa da contr’altare Oreste, che rinuncia ad ogni forma di potere dopo l’uccisione della madre e del suo amante. «Staccatevi dalla pelle la vanità» è il suo grido di libertà e di anarchia. L’ambientazione surreale e carica di tensione emotiva, il grido di libertà contro ogni forma di vanità legata al potere, la riscrittura contemporanea, aspra, inquietante e cruda, rendono questo spettacolo un’opera unica. Da non perdere. [giovanna gentile]

Interpreti
Peppino Mazzotta
Produzione
Rossosimona
In scena
in tournè
Anno
2011
Genere
monologo