Questa sera cose turche
Autore: Giorgio Centamore
Regia: Enzo Iacchetti
Assistente alla regia: Massimiliano Scuriatti
Musica: Tony Soranno
Produzione: VIDA Produzioni
Interpreti: Rossana Carretto, Pia Engleberth, Alessandra Sarno
Anno di produzione: 2008 Genere: commedia
In scena: fino al 26 ottobre al Teatro Dei Satiri di Roma, via di Grottapinta 18 - tel. 06.6871639

Tre donne si conoscono casualmente in un diwan (la sala relax di un bagno turco) ed iniziano un dialogo tragicomico sul loro rapporto con gli uomini, siano essi compagni o mariti. Non è un semplice cicaleccio sugli stereotipi tra mondo femminile e il mondo maschile, ma un pungente scambio di battute ognuna delle quali, dietro una risata, nasconde piccole verità.
Una donna non proprio attraente che sembra poco presente a se stessa (Rossana Carretto), una responsabile del "reparto rughe" di una profumeria (Alessandra Sarno) ed una moglie ormai solo per inerzia (Pia Engleberth) discutono con ritmo incalzante degli uomini che infestano le loro vite, senza i quali però non potrebbero sopravvivere.
Se ne prendono gioco tramite l'assurdo ed il grottesco. L'unico che si salva dai loro giudizi è Misha il Mago della Mesha, parrucchiere la cui omosessualità è l'anomalia che gli permette di comprendere il sensibile animo femminile. Da una donna non ci si aspetta un linguaggio così allusivo da far crollare tutti i taboo sessuali mentre Questa Sera Cose Turche è un dialogo diretto, dove la verità ha un solo grado di separazione con lo spettatore: il filtro di una comicità grottesca che diverte senza mai scadere.
Le continue allusioni simboliche e verbali al fallo virile fanno pensare ad un tipo di donne non proprio indipendenti dalle loro controparti maschili, non così determinate ed autosufficienti come vengono delineate in alcune opere moderne. Piuttosto, emerge il conflitto interiore che vivono nel dover scendere a compromessi con questo necessario legame. Ed ecco che lo stesso organo maschile diventa un mantra ipnotico recitato dalle protagoniste: "Fallo, Fallo, Fallo" ripetono prima che la più anziana le scuota, richiamandole a maggior dignità. Per opposto, le stesse protagoniste manifestano odio verso chi svilisce il loro esser donna, ripetendo il mantra irriverente "Vacche, Troie, Puttane" verso le veline di Enzo Iacchetti e Giorgio Centamore (rispettivamente regista ed autore dello spettacolo, uno conduttore e l'altro autore di Striscia la Notizia).
Lo spettacolo, rivolgendosi ad un pubblico da cabaret in stile “Zelig” e “Colorado Cafè”, ha dalla sua tre attrici definite, forti anche delle loro esperienze in ambiti simili (Alessandra Sarno ha partecipato a “Convenscion”, Rossana Carretto viene da “Colorado Cafè”, Pia Engleberth da “Zelig”). Il supporto della scenografia e delle musiche si limita a creare lo sfondo adatto per giustificare i dialoghi e la situazione, risolvendosi in textures leopardate, zebrate, esagerate, “turche”, quasi come in un harem in cui le donne sono solo un accessorio disperato per gli uomini. Il risultato è una commedia che s'incentra sul divertimento per il gusto di farlo, inserendo un secondo piano di lettura per gli osservatori più volenterosi.
[simone salis]