Oro de Otello
Autore: Adattamento:

Regia: Eugenio Barba

Scene: ----------------------- Costumi: -------------------
Musicisti: Cleber da Conceição, Jorge Paim, Bira Monteiro
Compagnia: I.S.T.A. International School of Theater Antropology
Interpreti: Augusto Omolù (Odin Teatret)
Anno di produzione: 2009 Genere: danza
In scena: Teatro Quirino, 15 settembre 2009

Ad inaugurare la rassegna MAD (dal 15 al 28 settembre), acronimo per Maestri Avanguardie Derive della scena contemporanea, ideata dal teatro Quirino di Roma c’è Augusto Omolù, attore dell’Odin Teatret, ballerino e coreografo di Salvador, Bahia, che collabora con l’ISTA (International School of Theatre Anthropology) dal 1994.
Omolù interpreta un classico del teatro drammatico, l’Otello di William Shakespeare, ma seguendo le indicazioni registiche di Eugenio Barba. Questo significa una rappresentazione difficile da definire, da inquadrare, ma solo da godere. Perché durante questa danza ipnotica che scaturisce dalle musiche dell’opera di Giuseppe Verdi, durante il quale Omolù di volta in volta diventa Otello, Desdemona e Jago, si inserisce in parallelo la musica tribale delle cerimonie Candomblé (religione afrobrasiliana praticata in prevalenza in Brasile) ad amplificare la fascinazione e insieme a far perdere coscienza di sé al pubblico in sala. Si vive la dissonanza del doppio ritmo, e i rapporti di vicinanza e lontananza dallo e nello spazio scenico, in modo da poter trasmettere, senza palesarli, i significati più reconditi dello spazio scenico. Che poi è il teatro di Eugenio Barba.
Lorenzo Gleijeses, responsabile Quirino Revolution, ha precisato il leitmotiv della rassegna: “Aprire a nuove forze, a ricerche artistiche differenti, per non fossilizzarsi in proposte unidirezionali e accogliere spettatori mai incontrati prima”. [valentina venturi]