Non c'è più il futuro di una volta
Autore: Aicardi, Formicola, Pistarino, Freyrie Traduzione:
Regia: Andrea Brambilla
Scene: Pamela Aicardi Costumi: Pamela Aicardi
Luci: Fabio Menozzi Musica: Los Chitarones, Lorenzo Arco
Produzione: Artisti Associati
Interpreti: Zuzzurro e Gaspare
Anno di produzione: 2010 Genere: comico
In scena: fino al 17 ottobre al Teatro Golden di Roma | via Taranto 36 Roma |tel 0670493 826

Zuzzurro e Gaspare rispondono immediatamente alla domanda che il pubblico si pone prima che entrino in scena: "Cosa sta facendo un duo comico che non si vede in televisione da un po'?". La risposta è: "Cerca di adeguarsi al terzo millennio; si interroga se adattarsi ai format che nascono in Olanda e hanno successo in Spagna e alla fine sceglie di fare al meglio quello che sa fare, una comicità di mestiere".

Il teatro Golden sembra uno studio televisivo, il celebre duo ha i ritmi giusti, ma come ogni professionista serio con una lunga carriera alle spalle, decide di affidarsi ad un testo ben scritto e a una buona regia per scendere nell'arena teatrale.

Zuzzurro è fisicamente comico: ha l'incedere lento, la faccia buffa; Gaspare è rapido, incalzante, spalla ideale.

La forza dello spettacolo risiede nella misura. Il duo è noto, ma con estrema intelligenza non e' fermo al passato, ma guarda al presente e al futuro, a volte con battute facili ("le puzze a salve"), a volte con piccole verità travestite da banalità: "I fumatori pentiti sono come i single: fanno finta di essere felici, ma poi rompono i coglioni a tutti".

Ma, soprattutto, il duo si confronta con il terzo millennio in blocco, adattando alla modernità testi classici, persone e cose. Ecco la Divina Commedia del terzo millennio con Dante con il cappello peruviano; Cyrano de Bergerac con cappello da donna e uno swiffer al posto della piuma; bambini esauriti da genitori assenti perché presi dal Pilates e dal Golf; le assurdità di facebook e il principe azzurro del Terzo Millennio che non raggiunge Biancaneve perché continuamente interrotto dall'ansia da. Modernità.
[deborah ferrucci]