Ninà
Autore: André Roussin Adattamento: Carlo Alighiero
Regia: Carlo Alighiero
Scene: Giuseppe Grasso Costumi: Irene Corda
Musica: Enzo De Rosa Luci: Mirco Maria Coletti
Produzione: A.T.A. - Teatro
Interpreti: Carlo Alighiero, Fabrizio Frizzi, Edy Angelillo, Giovanni Ribò, Claudio Spadola
Anno di produzione: 2008 Genere: commedia
In scena: fino al 23 Novembre al Teatro Manzoni, Via Monte Zebio, 14/c (Piazza Mazzini) Roma - Tel. 06.32.23.634

Per scoprire un sorprendente Fabrizio Frizzi e trovargli le qualità di un instancabile seduttore e sensuale sciupafemmine, bisogna andare al Teatro Manzoni di Roma fino al 23 novembre.
Sicuramente quando il regista e interprete Carlo Alighiero ha pensato a Frizzi per il ruolo del protagonista, sapeva l’effetto che avrebbe ottenuto: all’inizio avrebbe spiazzato, ma poi la platea l’avrebbe accolto a braccia aperte. E così è stato. Anche perché dopo poco si capisce che la commedia di André Roussin non dipinge il solito ritratto del seduttore, superficiale e farfallone, ma racconta un uomo, un legionario indolente, distaccato e, seppure circondato da donne adoranti, profondamente solo. Un uomo destinato a essere invidiato dagli altri simili e odiato dal suo antagonista per eccellenza: il marito. Questi (Carlo Alighiero), ordinario impiegato del ministero, non può non prendere fuoco quando scopre che la moglie lo tradisce con il dongiovanni più temuto della città. La commedia inizia con il consueto contrasto tra marito e amante, ma ben presto lo stile del commediografo francese prende corpo e lo scontro non è più tipico, ma diventa straordinario. Il marito vuole uccidere l’amante e l’amante non ha paura della morte; il marito non agisce per gelosia, ma mosso da un imperativo morale e l'amante lo ringrazia perché vuole cambiare vita.
Le carte si mischiano e la platea si diverte nel vedere i personaggi comportarsi non più come stereotipi, ma come persone uniche e imprevedibili. A tirare le fila di questo intreccio a sorpresa è Ninà, interpretata dalla bravissima Edy Angelillo. Una donna forte, lucida, logica e molto autoironica che non ha nulla della tipica moglie fedifraga che tradisce per noia o debolezza. Ninà ragiona seguendo logiche inconsuete, cambiando in continuazione la prospettiva e conducendo i due uomini sul palco, e gli spettatori in sala, al finale a sorpresa che, ovviamente, non si può rivelare.
Due atti per uno spettacolo frizzante, dal buon ritmo e dalla risata non scontata, nel perfetto stile della commedia francese degli anni '40.
[marzia turcato]