Autore
Giovanni Franci
Regia
Marianna Galloni
Scene
Costumi
Luci
Alessio Pascale
Coreografie
Musica
 
«Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». Così la Bibbia al versetto 14 del capitolo 19 e il titolo della pièce in scena alla Cometa off. Protagonisti due giovani adulti, Luca (Gianmarco Bellumori) e Matteo (Gabriele Granito), più la presenza pressoché silenziosa di Marianna Galloni, regista ma anche interprete. La quotidianità di Luca viene improvvisamente sconvolta da un onirico ritorno al passato, una sorta di visione che riporta il ragazzo a tu per tu con la sua storia, rievocata da Matteo. È lui che si materializza come un’apparizione, facendosi carico del racconto di un’infanzia difficile e per entrambi traumatica, segnata da una morbosa religiosità al limite del sopruso, che tocca il suo apice nella figura di Padre Vincenzo. L’ecclesiastico instaura infatti con Matteo un rapporto esclusivo, a tratti dissoluto, che ostacola la relazione intima e clandestina dei due ragazzi.

In scena una semplice panchina e da un’altalena; accanto, uno spazio casalingo con una sedia, uno specchio e un tavolino. Il titolo dello spettacolo, sullo sfondo a caratteri cubitali, si accende con una luce tubolare al led che arriva a circoscrivere la zona più centrale del palco, tra la panchina e l’erba sintetica, dando a tutta la situazione una dimensione pop. Non male Gabriele Granito, che tuttavia tradisce una recitazione più affine al cinema che al teatro.

Spettacolo apparentemente di denuncia sociale, che cela un messaggio più ampio (anche se difficile da cogliere tra le righe), che risuona sulla scena provocando anche lo spettatore più reticente: «Ognuno di noi ama esattamente come è stato amato». Da ripensare. [benedetta corà]

Interpreti
Gabriele Granito, Gianmarco Bellumori e Marianna Galloni
Produzione
InTranslation
In scena
fino al 15 dicembre al Teatro Cometa Off | Roma
Anno
2013
Genere
drammatico