Incendi


Anno
-

Genere
drammatico

In scena
fino al 1 aprile
Teatro India | Roma

Autore
Wajdi Mouawad
Adattamento/Traduzione
Caterina Gozzi
Regia
Renzo Martinelli
Scene
Renzo Martinelli
Interpreti
Federica Fracassi, Francesco Meola, Valentina Picello,
Roberto Rustioni,
Libero Stelluti
Produzione
Teatro i in collaborazione con Face à Face - Parole di Francia per scene d'Italia, Delegazione del Québec a Roma e Istitut Français Milano
Compagnia
Teatro i

 

In seguito alla morte della madre Nawal (Federica Fracassi, ineccepibile nel monologo-deposizione al processo contro il suo torturatore), i due gemelli Jeanne (Valentina Picello) e Simon (Francesco Meola), scoprono insieme al notaio Jean Lebel (Roberto Rustioni) - che funge da moderno Virgilio -, durante la lettura del testamento di avere a Beirut un fratello (Libero Stelluti) e un padre (…) ignoti. Dei due, solo Jeanne decide di relazionarsi alla scoperta, partendo per Deressa (o Daresh), dove la madre aveva compiuto gli studi universitari. Le ricerche della figlia procedono di pari passo con uno sguardo al tragico percorso giovanile della madre, entrambi diretti verso la verità sui parenti scomparsi. Presente e passato si intrecciano indissolubilmente. E una dopo l’altra, le verità tenute nascoste dalla genitrice verranno fuori con un potere inesprimibile.

Lo spettacolo scritto da Wajdi Mouawad finalmente arriva in Italia grazie alla rassegna “Face à Face - Parole di Francia per Scene d'Italia”. L’autore francofono di origine libanese ha scritto “Incendi”, uno dei suoi testi più rappresentativi che fa parte della Tetralogia della memoria, insieme a “Littoral”, “Forets” e “Ciel(s)”, per raccontare la crudeltà della Storia e del destino. Il testo ha avuto già un’encomiabile trasposizione cinematografica nella pellicola dal titolo italiano “La donna che canta”, diretto da Denis Villeneuve, in originale “Incendies”.

E forse qui risiede l’imperfezione (a volerne trovare una) dello spettacolo diretto da Renzo Martinelli del Teatro i di Milano; ma insieme ne decreta il successo. “Incendi” è una storia di dolore, di odio, di morte, di violenza e insieme di amore, di vita e di fiducia verso il prossimo. I legami tra presente e passato, gli spostamenti spazio-temporali, i flashback rischiano di distrarre lo spettatore, di distoglierlo dal filo conduttore che li poterà a capire chi è il personaggio che si aggira sul fondo della scena. Ogni singola battuta, ogni mossa, ogni sguardo, ogni respiro – proprio come in un giallo – sono così profondi e pregni per la comprensione dello spettacolo, che chi non ha visto la pellicola rischia di perdersi.

La scena nella sua essenzialità (quattro sedie e quattro banchi di scuola fissi, con una cattedra che cambia funzione) è adeguata alla vicenda: senza fronzoli. Dolorosa. Geniale il duplice utilizzo del maglione. La compagnia regala speciali momenti di pathos drammaturgico e su tutti svetta l’interpretazione della Fracessi. Da non perdere.
[valentina venturi]