Immaginaria commedia
Autore: Duccio Camerini, Alfonso Sessa
Regia: Duccio Camerini
Scene: ------------------ Costumi: -------------
Luci: Alessio Manuali Musica: Alchimusika
Produzione: Antheia
Interpreti: Duccio Camerini, Alfonso Sessa
Anno di produzione: 2010 Genere: commedia
In scena: in turnè

Narrare è un’arte che Duccio Camerini conosce bene. In "Immaginaria Commedia”, scritta e interpretata assieme ad Alfonso Sessa, Camerini racconta una nuova storia di emigranti. Uomini che viaggiano, che cercano un'identità, che sognano di fare qualcosa di importante nella vita o che semplicemente sognano di vivere liberi. Questo primo abbozzo di spettacolo si consuma su una scena nuda: tutto è affidato alla forza del racconto. Ma la vicenda, spesso, è debole e si perde il filo della narrazione che in Camerini, invece, è sempre stato certa e affascinante. Il modo che ha di far vivere i personaggi è magico, ma in questa operazione a quattro mani sfugge, si fa confuso e alle volte addirittura incomprensibilmente lungo.

Attori ed emigranti: tutto parte da questo connubio inscindibile per raccontare la storia di un ragazzino che si “ammala“ di teatro e del suo maestro che quel palco gli insegna a calpestare. Ma è anche il racconto di un confronto tra culture: da un lato quella italiana con le sue maschere, dall’altro quella francese alla corte di Luigi XIV, il Re Sole. Il vecchio comico Tiberio Fiorilli e un giovane Jean Baptiste Poquelin in arte Molière: una commedia, in questo appunto, immaginaria. La storia è quasi interamente affidata ad Alfonso Sessa che, nella caratterizzazione dei personaggi, pecca in poca immaginazione: i dialoghi si confondono e il risultato è poco chiaro. Nel buio della scena, il racconto si perde e la narrazione lascia il posto alla declamazione, poco convincente, di una storia.
[patrizia vitrugno]