Autore
Michael Frayn
Regia
Leo Muscato
Scene
Antonio Panzuto
Costumi
Barbara Bessi
Luci
Alessandro Verazzi
Coreografie
Musica
 
«I capolavori non nascono dal nulla. A volte, per scriverli, c'è bisogno di un lungo apprendistato, riempire molti cestini di fogli accartocciati. Ed è quello che è successo a Michael Frayn che, prima di arrivare a scrivere “Rumori fuori scena”, aveva elaborato numerosi testi per il teatro, la radio e la televisione». Così il regista Leo Muscato introduce i tre atti unici del commediografo inglese riuniti nel titolo “Due di Noi”.
Tre capitoli uniti da un unico filo rosso: la coppia in crisi. Nel primo atto “Black e Silver” una coppia sull'orlo di una crisi di nervi alle prese con il pargoletto insonne ed urlante, tenta di recuperare i dolci ricordi di un passato lontano nella stessa camera d'albergo della prima notte di nozze; nel successivo “Mr. Foot” una logorroica moglie conversa, disquisisce, litiga con l'unica parte del corpo del marito che reagisce alle sue sollecitazioni: il piede. Nel conclusivo “Chinamen” marito e moglie si ritrovano a gestire una cena di coppie con un invitato imprevisto: l'ex di uno dei commensali.


Le diverse declinazioni della coppia in crisi sono animate, vissute, consumate da Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi che dopo il successo riscosso nella scorsa stagione teatrale, tornano insieme sul palcoscenico. Reduci dai successi televisivi di “Un medico di famiglia” per lei e “Tutti pazzi per amore” per lui, gli attori gettano il cuore oltre l'ostacolo per rendere credibili i diversi componenti della coppia, che si susseguono senza interruzione sul palcoscenico.

Ma la chimica tra interpreti e testi di Frayn non sempre si materializza, vuoi per il background televisivo dei due, che tende ad emergere e mal si sposa con il ritmo teatrale; vuoi perché i testi di Frayn risultano di tanto in quanto imperfetti o acerbi. Dei tre atti “Black e Silver” è il più divertente; “Mr. Foot” il più surreale e meno riuscito; “Chinamen” potenzialmente più roboante - considerando che i sei ruoli sono interpretati dagli attori in un continuo trasformismo degno di Brachetti -, contiene in sé i prodromi più evidenti di “Rumori fuori scena” ed al contempo è l’atto unico che maggiormente sente la carenza di ritmo tra entrate e uscite, appoggiandosi alla reiterazione sin troppo insistita di alcune gag ben riuscite.

Nel complesso uno spettacolo divertente, che nello spettatore più esigente lascia in bocca un aroma leggermente amarognolo. [fabio melandri]

Interpreti
Lunetta Savino, Emilio Solfrizzi
Produzione
Erriteatro30, LeArt' Teatro
In scena
fino al 16 febbraio al Teatro Sala Umberto | Roma
Anno
2012
Genere
commedia