Il demonio
Autore: Raffaello Sasson Adattamento:

Regia: Raffaello Sasson

Scene: Luigi Giuliani Costumi: Luigi Giuliani
Musica: Luca Marconato Fotografo di scena e tecnico luci: Remo Bellagamba
Produzione: Il Carro dell’Orsa
Interpreti: Marianna Di Mauro, Fabrizio Bordignon, Romina Bufano, Corrado Scalia, Luciano Lalli
Anno di produzione: 2009 Genere: thriller
In scena: fino all'15 marzo al Teatro Agorà | Via della Penitenza, 33 – Roma | Info e prenotazioni
06 68 74 167

Un uomo in uniforme militare fuma con indifferenza mista ad arroganza una pipa. Accanto a lui, una donna in stato catatonico, nervosamente prega.
Siamo alla fine dell’Ottocento a Braunau, cittadina di confine in Austria. L’uomo è un ufficiale della dogana dispotico ed arrogante mentre la moglie, incinta, è una devota cattolica che, per una misteriosa ragione, vuole abortire. I due sono in fuga da un passato misterioso, colmo di dolore, lutti ed eventi difficili da raccontare ed in parte interpretare. Clara, la donna, è convinta che Dio ce l’abbia con lei, che voglia punirla per i suoi veri o presunti peccati e che non aspetti altro che l’occasione giusta: la nascita del bambino. Verità o superstizione? Gli eventi sono narrati attraverso il forte senso religioso della donna, che carica ogni cosa di inquietanti sovra-sensi.
La storia viene sviluppata attraverso i dialoghi tra i coniugi e le interazioni con altri tre personaggi di contorno: il dottore, il prete e la locandiera. Seguendo i canoni del genere giallo, un giallo storico che si colora di atmosfere horror grazie anche ad una scenografia essenziale quanto funzionale ed a luci utilizzate in senso prettamente espressionista.
Il demonio è un thriller teatrale che pesca nelle atmosfere diaboliche de L’esorcista e Rosemary’s Baby, incastonando informazioni storiche utili allo svelamento dell’intrigo, racchiuso nell’ultima battuta, che carica di nuovo ed inaspettato senso l’intera vicenda.
Uno spettacolo che ha un fascino ipnotico grazie alla performance della protagonista Marianna di Mauro nel ruolo di Clara, un personaggio non facile giocato su uno stato di perenne sofferenza ed angoscia, che non cade mai nella macchietta. Sottotono e monocorde invece Fabrizio Bordigon nel ruolo del marito; mentre la brava Romina Bufano (la locandiera), Corrado Scalia (il Parroco) e Luciano Lalli (il medico) completano il cast. La regia di Raffaello Sasson è costruita tutta su un climax costante e crescente che esplode emotivamente nel finale. Come racconta il regista, l’idea “nasce dalla mia ossessione per il lato oscuro dell’esistenza. Una delle domande che mi ha sempre ossessionato è quale sia l’origine del male”. Qui troviamo un tentativo di risposta. [fabio melandri]